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Consiglio comunale a Castelfranco Piandiscò organizzato durante il Perdono. E scoppia la bufera

E’ stata una ripresa dell’attività istituzionale piena di polemiche quella a Castelfranco Piandiscò. Le liste civiche e il consigliere dei gruppo democratici Gian Carlo Vecchi hanno infatti lasciato l’aula del parlamentino, in aperto contrasto con sindaco e maggioranza. La seduta, infatti, è stata organizzata l’ultima sera delle feste del Perdono, come hanno ironizzato i consiglieri Morbidelli, Brunetti e Gagliardi “tra musica e giochi”. Una situazione definita insostenibile. “La gestione delle scadenze è ormai un dramma per questa amministrazione – hanno tuonato – . I consigli comunali sono quasi sempre convocati per somme urgenze oppure per dimenticanze o più semplicemente per disorganizzazione anche nella sera del Perdono. E il sindaco ci ha confortato, dicendo di non preoccuparci e che avremmo fatto veloce per non perdersi gli ultimi momenti della festa”. “Mi domando come si può amministrare in questo modo, dove sia finito il senso di responsabilità ed il rispetto di tutte le componenti che rappresentano i cittadini del nostro Comune – ha sottolineato il capogruppo Marco Morbidelli -.. Abbiamo cercato di resistere, ma alla fine, nostro malgrado, siamo usciti abbandonando il consiglio comunale. Siamo dovuti uscire sia per la confusione ma soprattutto per la mancanza di trasparenza di questa amministrazione che è quasi sempre in difficoltà nello spiegare in maniera dettagliata dove e come vengono impegnati i soldi, soprattutto quando si tratta di progetti di opere pubbliche. Riteniamo che in qualità di opposizione – hanno aggiunto i civici – sia nostro dovere capire e riferire ai cittadini come vengono impegnate le risorse  anche visionando i progetti. Se questo non può essere fatto in consiglio comunale abbiamo chiesto di istituire delle commissioni specifiche oppure più semplicemente convocare quelle esistenti… ma a quanto pare lo sport più amato da questa amministrazione è l’alzata di mano. Riteniamo da parte nostra che questa non sia una critica ma una fattiva ricerca di collaborazione … al momento sempre negata”.
Ma il consiglio comunale non è stato abbandonato solo dai consiglieri delle liste civiche, ma anche da Gian Carlo Vecchi del gruppo democratici, che ha avuto parole durissime nei confronti del sindaco. Vecchi, dopo aver ricordato di aver discusso più volte con Enzo Cacioli sull’opportunità di fare la seduta il lunedì del Perdono a Castelfranco, ha sottolineato di aver ricevuto, in tutta risposta, solo scuse e battute. “L’ultima l’altra sera, quando mi ha rassicurato: non ti preoccupare Gian Carlo, si finisce presto e si va tutti a vedere i fuochi. Ma il problema – ha detto Vecchi -. non è quello di andare a vedere lo spettacolo pirotecnico, ma la disorganizzazione e l’arroganza del sindaco che passa sopra a ogni cosa, che inventa e impone scadenze, non ha rispetto dei consiglieri, dei cittadini e nemmeno dei volontari e delle associazioni che con difficoltà si sono impegnati a organizzare il Perdono”.
Accuse pesantissime quelle di Vecchi, che va giù duro. ” Il comune, con questi modi di fare, non è più la casa comune dei cittadini, come dovrebbe essere, ma un corpo estraneo che impone solo tasse e divieti – ha spiegato -. Per questo sono costretto a prendere le distanze da questo modo di amministrare e a rivolgere a Cacioli alcuni interrogativi: se intende continuare a gestire il comune con questo metodo irrispettoso e caotico, senza ascoltare nessuno e senza buon senso; se intende risolvere i conflitti interni al comune, che si traducono in continue lamentele, dimissioni e cambiamenti dei dipendenti comunali e disservizi per i cittadini; se vuole affrontare i conflitti di interesse presenti nell’amministrazione comunale, che dividono in cittadini di serie B e cittadini di serie A; se si decide ad esercitare la sua azione secondo principi di efficacia e trasparenza e nel rispetto del programma elettorale, che in gran parte è rimasto da attuare, oppure se intende amministrare solo per accontentare qualcuno”. Anche Vecchi, quindi, ha abbandonato il consiglio comunale.

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