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L’altra domenica. Ma se la vecchia politica fosse vecchia per davvero??

C’è qualcosa di vecchio nella politica di oggi, ma proprio in senso di antiquariato…Pensavo a tutto questo osservando alcuni gazebo di vari rappresentanti alle prossime elezioni: sotto il sole..qualche volantino sparso e pochissimi sostenitori. In un mondo dominato dalla tecnologia, ecco il gazebo vintage: che poi si stesse meglio una volta è cosa opinabile ma non priva di fondamento, ma mi limito a constatare ringraziando anche il collega Bonci che mi ha suggerito questa riflessione. Anche le “campagne” elettorali devono necessariamente fare i conti con un passaggio epocale che mette persino in discussione l’opportunità del seggio tradizionale con tanto di timbri, cabine e matita lapis di turno.
Un dato sembra evidente: la differenza fra la cosiddetta “piazza” e la partecipazione vera dei cittadini. Se così…non fosse, verrebbe da pensare come l’interesse fosse sceso ai minimi termini, ma forse, e per fortuna, non è proprio così. In questo clima rilassato che poco o punto ha da vedere con il…secolo scorso, 31 comuni della nostra regione si apprestano a vivere la tornata elettorale del 3 e 4 ottobre con esito incerto. Tanto più dopo un periodo di “normalizzazione” sul quale e non poco ha influito il governissimo nazionale. In Toscana 17 sindaci uscenti chiederanno la riconferma in un mosaico di alleanze spesso variabili a seconda delle convenienze locali. 7 i comuni sopra i 15 mila abitanti e, fra questi, Montevarchi, dove il sindaco uscente Silvia Chiassai Martini se la vedrà con il candidato del centro sinistra e di movimenti civici Luca Canonici.
L’esito della tornata amministrativa difficilmente stavolta indebolirà il governo centrale ma, come spesso accade, potrà mutare i rapporti di forza all’interno delle coalizioni. A destra tiene banco la “scalata” elettorale di Fratelli d Italia e della Meloni, mentre dall’altra parte, e cioè in casa Pd, c’è per esempio da capire se l’accordo con il Movimento 5 Stelle potrà avere un futuro e che rapporti ci potranno ancora essere con i renziani di Italia Viva che a volte corrono con i Dem e spesso contro. In Toscana, poi, riflettori puntati sul seggio vacante di Siena, con il segretario nazionale Enrico Letta in corsa contro Marrocchesi Marzi sostenuto dal centro destra. Ed il risultato nella città del palio avrà comunque ripercussioni, come quello delle grandi metropoli chiamate alle urne, da Roma a Milano. La mia sensazione personale, ma prendetela come tale e nulla più, che la scelta dei candidati sindaci da parte del centro destra non sia stata sempre felicissima e che una coalizione forse maggioritaria nel paese si ritrovi poi a fare i conti con la sconfitta elettorale (che alle amministrative non sarebbe peraltro una novità). E vedremo se la disputa politica alquanto stagnante tornerà a rianimarsi in questi giorni che precedono il voto.

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