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Aquila, approccio brillante alla Lega Pro. E la “meglio gioventù” fa parlare di sé

In Serie D erano stati soprannominati “la meglio gioventù”, parafrasando il titolo del film di Marco Tullio Giordana e adesso su un palcoscenico assai più impegnativo come la Lega Pro, continuano sulla stessa falsariga. Sono i rossoblù dell’Aquila Montevarchi reduci da due vittorie consecutive e che la Serie C comincia a scoprire e ad apprezzare.
In tre turni, i ragazzi allenati da Roberto Malotti, con gran parte dell’organico formato da debuttanti tra i professionisti e da “millennials”, hanno messo insieme 6 punti e insieme a Olbia e Virtus Entella seguono ad una sola lunghezza le battistrada del girone B Siena e Pescara, quest’ultimo prossimo avversario dei valdarnesi al “Mannucci” di Pontedera, domenica prossima con fischio d’inizio alle 17.30.
E se a settembre è vietato azzardare giudizi anche parziali e ipotizzare per l’Aquila una dimensione diversa da quella programmata per la stagione 2021 -2022, salvezza e valorizzazione dei giovani, è indiscutibile la bontà dell’approccio alla Lega Pro di Amatucci e compagni. A Fermo, com’era già successo a Reggio Emilia e con l’Entella,  i montevarchini si sono presentati con una formazione dall’età più bassa di diversi anni rispetto ai padroni di casa, 22 anni di media contro i 28 dei gialloblù.
Eppure hanno sfoderato una nuova prova d’autore, meritando complessivamente un 7 e mezzo in pagella dal loro tecnico Malotti che ha plaudito all’atteggiamento e alla personalità del gruppo. “Occorre migliorare – ha concluso tuttavia il mister – nell’incisività e nella gestione difensiva ma i margini di progresso non mancano”. Affrontando  i pescaresi il Montevarchi si misurerà per la terza volta in quattro turni di campionato con una retrocessa dalla Serie B, dopo Reggiana ed Entella.

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