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Addio a Romano Fogli, gran giocatore e persona perbene. Lo piange anche Montevarchi

Di quel Bologna del dottor “pedata”, Fuffo Bernardini, che giocava come in paradiso, era rimasto soltanto lui…. Da oggi i campioni rossoblù vivono e giocano tutti insieme nei campi Elisi celesti: ci ha lasciati a 83 anni anche Romano Fogli, che dell’ ultimo Bologna scudettato del 1964 fu mediano di stile e di sostanza: mise il sigillo sullo scudetto timbrando uno dei due goal con cui i rossoblù si imposero nel celebre spareggio dello stadio olimpico di Roma ….in un giornata calda ed assolata. Oggi Romano raggiunge Haller, Negri, Pascutti, Nielsen, il grande Giacomino Bulgarelli e tutti i compagni di quella breve e fantastica avventura sotto le due torri, in pratica l’ultima grande squadra espressa dal calcio felsineo con il presidentissimo Renato Dall’ Ara.
Nel 1968, col passaggio al Milan, Fogli si distinse per il suo impiego part-time partendo dalla panchina, lui giocatore duttile ed affidabile per eccellenza. Si era introdotta nel campionato italiano la grande novità dell’ unica sostituzione a gara in corso e avere uno come Romano a disposizione era una garanzia per Nereo Rocco che poteva fare affidamento su un giocatore bravo a fare sia la fase difensiva che di impostazione (perché era non facile la scelta di chi portare in panchina).
Dopo l’esperienza finale da calciatore a Catania, Fogli aveva intrapreso la carriera di allenatore passando fra le altre squadre anche da Montevarchi e dalla formazione aquilotta. E lasciando anche dalle nostre parti un ricordo indelebile di persona brava, educata e competente . Era il Monte di Terziani, ma anche dei dirigenti della vecchia guardia, quelli storici e mai troppo rimpianti ed era una squadra forte che entrò in sintonia con un uomo ed un allenatore reduce da anni bellissimi a Reggio Emilia, i granata del vecchio Mirabello.
Ed io… ricordo Romano come fosse adesso seduto nella vecchia sede di via Palloni dialogare amabilmente con tutti e discernere di calcio con competenza, mai alzando i toni. La scomparsa di “Romanino” ,il ragazzo filiforme e talentuoso di Santa Maria a Monte nel pisano lascia oggi un grande vuoto in tutti quelli che, oltre alle immense doti calcistiche, ne hanno conosciuto ed apprezzato lo stile e la signorilità. Lo piange Bologna, il calcio nazionale e la Montevarchi sportiva.

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