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Partito Democratico di Ambra: “Stop agli allevamenti intensivi nel nostro territorio”

Il Circolo del PD “Andrea Gaggero” di Ambra lancia un sos chiedendo lo stop agli allevamenti intensivi nel territorio del comune di Bucine.
Le problematiche riscontrate dai promotori di questa misura sono quelle inerenti ambiente e salute pubblica, come l’inquinamento dell’aria e del suolo, nonché la possibilità di sviluppo di resistenza agli antibiotici da parte dell’uomo per via dell’uso massiccio che si fa in questo tipo di allevamenti di antibiotici che poi finiscono nella carne sulle nostre tavole, o la possibilità di queste strutture di diventare fonti di zoonosi, con trasmissione di virus da animale a uomo.
“La presenza di allevamenti intensivi nel nostro comune, – afferma il PD – che peraltro risale ad anni in cui la sensibilità ambientale non era certo quella dei nostri giorni, è oggi più che mai conflittuale con la realtà territoriale del Comune di Bucine con le sue specifiche attrattive naturali, storico-artistiche e ambientali”.
Una battaglia per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, ma anche per l’etica e il rispetto degli animali.
“In relazione ai casi specifici del nostro territorio – continua il Circolo “Andrea Gaggero” – chiediamo all’Amministrazione Comunale e alle Autorità competenti di attivarsi, utilizzando tutti gli strumenti consentiti, per evitare l’apertura o l’ampliamento di allevamenti intensivi nel nostro comune, compreso l’impianto dell’Isola di Sotto, in Ambra”.
Per il circolo dei dem nel comune di Bucine occorre infatti sostenere di più le piccole e medie imprese agricole, “quelle che rispettano maggiormente l’ambiente, quelle che non arrecano danni alla salute, quelle che fanno produzioni di qualità”.
“Questo sistema di allevamento – conclude il PD di Ambra – che tra l’altro può usufruire di consistenti fondi europei che derivano dall’attuale Politica Agricola Comunitaria (da tempo assai orientata verso tale sistema), è riuscito poi a mettere in gravi difficoltà tante piccole e medie imprese agricole e le produzioni di qualità. L’Unione Europea si è finalmente accorta della situazione e, tramite la Presidente della Commissione Von der Leyen ed i Commissari all’Agricoltura e alla Sanità, ha ribadito che occorre cambiare rotta, dicendo stop a questo modo di fare allevamento”.

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