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“San Giovanni ciclabile”. Come cambierà la mobilità nei prossimi anni

Spostarsi a San Giovanni in bicicletta. Non è solo uno slogan, ma un progetto molto importante che adegua la mobilità delle nostre città a quelle del nord Europa, che già da molti anni hanno sviluppato piste ciclabili per migliaia di km. Nel suo piccolo, la città di Masaccio sta investendo sul settore, grazie anche ai finanziamenti legati all’arrivo delle terre della Tav. L’obiettivo non è solo quello di collegare nord e sud del centro abitato, ma, attraverso la ciclopista dell’Arno, spostarsi in tutto il Valdarno su un mezzo a due ruote e arrivare fino al Chianti. Vari i progetti già attuati e quelli in divenire. A metà settembre è stato inaugurato un tratto di ciclabile di via Genova, che collega il centro al polo scolastico Don Milani. E’ un tratto che si ricongiunge a quello già esistente che proviene da via Napoli e che a sua volta, si allaccerà a viale Gramsci e all’area scolastica e sportiva di Piazza Casprini, nell’ambito del bando regionale del Carbon Neutral per il quale il Comune di San Giovanni Valdarno si è aggiudicato 384mila euro di contributi regionali. 60.000 euro il costo dell’opera, di cui 40.000 euro finanziati dalla Regione. L’intera area che corre lungo il canale Battagli è stata recuperata e riqualificata.
L’amministrazione ha poi deciso di aggiungere un’illuminazione al led, moderna e a basso impatto, per rendere il tratto sicuro e fruibile anche nelle ore di buio. “Sulle ciclabili stiamo facendo un lavoro importante che mira a ridurre le distanze permettendo di potersi spostare in sicurezza sia a piedi che in bicicletta – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini – Grazie al bando regionale è previsto anche il collegamento tra il Peep Bani e la ciclopista dell’Arno, che è la vera grande opera ciclabile che attraverserà il nostro territorio, i cui lavori sono iniziati da tempo e si dovrebbero concludere nel giro di un anno”.
In Valdarno Aretino l’operazione, del costo complessivo di 1.600.000,00 euro, prevede la realizzazione di piste ciclabili, collegate l’una all’altra, nel tratto limitrofo al fiume Arno che va dal Ponte dell’ Acquaborra al confine con la provincia di Firenze. I comuni interessati dall’intervento sono quelli di Montevarchi, Bucine, Terranuova, Cavriglia e San Giovanni Valdarno. Prevista anche una connessione con Gaiole in Chianti e con la provincia di Siena. In questo caso saranno toccati anche i percorsi dell’area mineraria e quelli chiantigiani nei quali si corre la celebre “L’Eroica”. Un’opera di enorme portata per la vallata che collegherà in modo armonico e sostenibile l’area valdarnese, geograficamente ormai individuata come “conurbazione”. “Accanto a questi interventi – ha concluso Pellegrini – c’è un reticolo di ciclopiste in divenire. E’ in corso di progettazione la riqualificazione di via Gramsci che avrà tra i suoi elementi la messa in sicurezza dei flussi ciclopedonali e quindi la risistemazione dei marciapiedi”. . Incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano significa diminuire progressivamente gli spostamenti motorizzati ed avere città e paesi più puliti, silenziosi, sicuri e vivibili. In Europa esistono già molti esempi positivi di ciclopiste utilizzate sia per lo spostamento urbano che per cicloturismo, e il Valdarno per la sua posizione e la sua conformazione si inserisce perfettamente tra i luoghi vocati a questo tipo di mobilità.

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