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TOB, parla il cantante Lorenzo Greco:” Speriamo di tornare sul palco il prima possibile”

Una passione nata tra i banchi di scuola che si è trasformata in un progetto sempre più concreto. I TOB, band valdarnese formata da Lorenzo Greco (cantante), Simone Bracci (bassista) e Federico Barghini (chitarrista). Abbiamo parlato con Lorenzo, frontman del gruppo.

Come è nata la vostra passione?
“Abbiamo tutti percorsi musicali diversi. Personalmente ho studiato canto con Filippo Paci mentre Simone e Federico hanno studiato Jazz. Il nostro è un rock alternativo ma che contiene moltissime influenze che derivano dai gusti musicali di ognuno e dai diversi studi che abbiamo fatto.”

Il lockdown è stato indubbiamante un periodo difficile per tutti. Come ha influito sulla vostra produzione? Vi ha bloccato o vi ha ispirato?
“Per noi il periodo della pandemia è stato molto prolifico. Per un periodo ovviamente non potevamo incontrarci ma abbiamo sopperito con le videochiamate, un po’ come tutti. Paradossalmente abbiamo scritto tante canzoni: ognuno lavorava su un aspetto della canzone (che fosse testo o musica) e se funzionavano mandavamo le registrazioni a Simone che univa tutto : è stato un metodo molto efficace. Così è nato anche il nostro ultimo singolo Untitled, ora disponibile su tutte le piattaforme e su Spotify.
La pandemia ci ha aiutato a fermarci ed a concentrarci sulla musica.”

In questo periodo i concerti live sono stati i grandi assenti nel panorama musicale. Questa mancanza quanto vi ha colpito?
“Noi siamo un gruppo con un forte comparto live. Pur essendo giovani abbiamo suonato molto in posti rinomanti per la musica indipendente. Abbiamo girato la Toscana e fatto un piccolo tour a Roma. Noi abbiamo sempre suonato live nonostante cantare in inglese sia spesso una barriera (anche se forse ora sta crollando). Ad oggi non abbiamo date certe: aspettiamo le nuove disposizioni e in questa fase passiamo molto tempo in studio. A breve andrò a studiare a Roma: sicuramente là avremo più possibilità di esibirci, è tanto che non torniamo sul palco.”

Molti lavoratori dello spettacolo si sono sollevati sulla gestione di questo settore durante la pandemia. Cosa ne pensi?
“In Italia c’è stata una scarsa attenzione nei confronti della cultura e in particolare della musica. A differenza di altri Paesi, qui la cultura è stata percepita come qualcosa di non necessario e questo è molto triste. Tutti godiamo della bellezza e dell’energia di uno spettacolo, nonostante ciò le forme di intrattenimento sono state sottovalutate. Per gli artisti questo è lavoro senza considerare il grande indotto degli operatori che si trovano dietro le quinte. C’è stata molta disattenzione.”

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