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Riceve un link malevolo e viene indotta ad aprirlo per collegarsi ai servizi online della banca. Una denuncia

Le truffe on line, purtroppo, rappresentano un fenomeno sempre più accentuato, soprattutto in un periodo storico nel quale sempre più persone fanno uso della rete. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, si è verificato nel comune di Castelfranco Piandiscò. I Carabinieri della locale stazione hanno identificato e denunciato un vero e proprio professionista dello ”Smishing”. Dietro questa quasi impronunciabile parola inglese si nasconde un fenomeno criminale ormai dilagante. Si tratta, in sostanza, di una tecnica di frode che costituisce un’evoluzione del fenomeno del “phishing” diffuso già da diversi anni. Mentre il primo era incentrato sull’inoltro di e-mail, contenenti il logo di un istituto di credito, con le quali alle ignare vittime veniva richiesto di fornire dati sensibili, oggi il sotterfugio più diffuso è quello di avanzare le stesse richieste utilizzando sms, che hanno dimostrato di essere più rapidi e “seducenti” nei confronti delle vittime (un sms, ad esempio, viene più facilmente letto ed aperto anche dalle persone anziane, anche quando sono sole. Un messaggio, in genere, viene aperto più facilmente rispetto alla posta elettronica. La vittima riceve un link malevolo e viene indotta ad aprirlo per collegarsi ai servizi online della banca. In realtà, ciò a cui accede non è altro non è che un sito “parallelo”, una sorta di clone dell’istituto bancario, nel quale riversa le proprie informazioni più riservate, consegnandole di fatto ai truffatori.
E’ quello che è successo ad una giovane originaria di Figline Valdarno ma abitante a Castelfranco Piandiscò, che si è accorta che l’app per la gestione del servizio di home-banking, installata sul proprio smartphone, non funzionava più. Pochi minuti dopo la constatazione del malfunzionamento, la donna ha ricevuto una telefonata da un soggetto che si è presentato quale operatore del servizio clienti della banca, ovviamente senza esserlo. Il sedicente centralinista, raggirando la malcapitata con una parlantina convincente, col pretesto di voler risolvere il malfunzionamento tecnico è riuscito a carpirne la fiducia, e a convincerla che, di lì a breve, avrebbe ricevuto via sms le indicazioni per risolvere il problema. E’ riuscito così a farsi consegnare, tramite l’inoltro di un link malevolo, le credenziali per la gestione del servizio di home-banking, che è stato poi utilizzato, nelle ore successive, per disporre un bonifico in proprio favore di circa 1.000 euro.
La malcapitata si è quindi insospettita e e resasi conto del raggiro, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Castelfranco Piandiscò che, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima, sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino. Dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, gli investigatori dell’Arma hanno identificato il truffatore – un pregiudicato campano gravato da svariati precedenti specifici per questa modalità di truffa – che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.
I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno quindi inferto un ennesimo colpo a quella che è ormai diventata una piaga dei tempi moderni, il fenomeno delle truffe agli ignari cittadini. Dalle forze dell’ordine è partito però un nuovo appello: i cittadini devono valutare con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti, o magari in cui vengono contattati da fornitori di servizi non da loro stessi richiesti. Alla luce delle indagini degli ultimi mesi, ciò vale anche e soprattutto per i servizi di home-banking, che stanno diventando il terreno di caccia prediletto dei truffatori di tutta Italia.

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