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La coalizione che fa capo a Silvia Chiassai Martini chiede chiarimenti a Canonici sulla vicenda “Andorra”

Le liste che sostengono, per le amministrative di Montevarchi, Silvia Chiassai sono intervenute in merito a quanto dichiarato da Canonici sulla vicenda della residenza ad Andorra. Ecco il comunicato, che riportiamo integralmente.

“La coalizione in sostegno a Silvia Chiassai Martini Sindaco, appreso di quanto pubblicato on line in merito alla residenza fiscale di Canonici in Andorra, chiede allo stesso candidato di spiegare meglio quanto riportato da fonti giornalistiche, perché lo sfogo fornito a mezzo social non è sufficiente a placare i nostri dubbi e quelli dei cittadini. Intanto rimandiamo al mittente le insinuazioni di una nostra regia occulta definendo l’autore del post addirittura come “collaborazionista”. E’ invece evidente che Canonici conosca bene la macchina del fango che lui, e la sua coalizione, non hanno mancato di azionare in questi mesi colpendo liste e partiti della nostra coalizione, candidati consiglieri e simpatizzanti, probabilmente per nascondere l’assenza di proposte e di contenuti, a partire dallo slogan elettorale, offensivo e divisorio per la città. Noi conosciamo bene la “Montevarchi migliore” è quella della solidarietà e della resilienza che ha lottato contro il Covid unita e con un forte senso di appartenenza alla comunità, contrariamente a quanto lui racconta. Nell’ultimo “libretto” diffuso da Canonici, con una scorrettezza e un’arroganza mai viste in precedenza, si “mettono all’opera” denigrazioni con una serie di foto del Sindaco Silvia Chiassai Martini, tra le quali la partecipazione alla Mille Miglia, la corsa più bella del mondo, che per la prima volta nella storia è passata da Montevarchi portando in centro e nelle strade l’entusiasmo di tanti montevarchini. Un evento bollato da Canonici come la “Montevarchi che non vogliamo più vedere”.
“Tornando ad Andorra, il candidato Canonici, quindi, ha confermato di avere preso lì la residenza, in un paradiso no tax, scegliendo di non pagare le tasse in Italia. Questo ci colpisce molto da un punto di vista etico-morale, pensando agli imprenditori italiani locali, commercianti, lavoratori che ogni giorno scelgono il loro Paese malgrado siano vessati da una tassazione sicuramente troppo alta. Nell’articolo pubblicato dal Mattino, diffuso dopo il post, si racconta che nell’ambito di una grande inchiesta sulle evasioni fiscali di artisti e sportivi che avevano preso residenza nei paradisi fiscali, viene citato chiaramente anche il tenore Luca Canonici che “scovato dalla Finanza ad Andorra”, si affrettò a pagare. Non pare trattarsi di un semplice accertamento, ma non ci interessa conoscere se sono state pagate o meno tasse evase in Italia, ammende o che altro. Lasciamo questo ai più curiosi. Noi prendiamo atto di quanto scritto dallo stesso Canonici in sua difesa e cioè che la residenza nel paradiso fiscale di Andorra lui ce l’aveva, era iscritto all’A.I.R.E. e quindi ha pagato le tasse ad Andorra e non le ha pagate in Italia. Non cerchi di giustificarsi coinvolgendo artigiani e commercianti quando hanno problemi e verifiche con il fisco in Italia, che non c’entra niente con gli accertamenti che lui e altri noti personaggi hanno avuto nel paradiso fiscale perché in realtà residenti in Italia. Ci basterebbe questo per sollevare più che giustificati dubbi sulle qualità etico – morali di chi potrebbe diventare Sindaco e quindi rappresentante del Governo italiano. Inoltre, sembra che in Andorra non esista alcuna Agenzia musicale e che comunque non è prassi stabilirsi ove ha sede la propria Agenzia. Ci risulta peraltro che Canonici sia sempre stato rappresentato da un Atelier musicale di Bologna. Agli elettori, soprattutto a coloro che da anni lottano contro l’evasione fiscale che toglie lavoro e ricchezza al Paese per distribuire servizi a tutti, per pagare la mensa e i trasporti a quelle famiglie che non possono permetterselo, lasciamo ogni altra considerazione”.

 

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