Una sentenza clamorosa, che ribalta tutte le carte in tavola sul processo al crac di Banca Etruria. Tutti gli imputati, infatti, sono stati assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste. L’unica condanna è quella ad Alberto Rigotti, finanziere trentino, la cui pena è stata fissata in sei anni. Resta un altro filone da chiudere, ma la sentenza di stamani è davvero molto importante. Due anni e più di dibattimenti e ventiquattro imputati. Tra loro, anche l’ex presidente della Banca, il valdarnese Lorenzo Rosi. E’ stato assolto, insieme al dirigente Umberto Baiocchi Di Silvestri, agli ex vice presidenti Giorgio Guerrini e Giovanni Inghirami, ad Augusto Federici, ex consigliere.