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Idea Comune. “Per la vicenda del Serristori ci vuole un cambio di passo”

Si torna a parlare del futuro dell’ospedale Serristori di Figline e questa volta a prendere posizione l’associazione “Idea Comune”, che ha ricordato come ormai sia passato un anno dalla chiusura del pronto soccorso.
“Malgrado le innumerevoli dichiarazioni che ne garantivano la riapertura una volta terminata l’emergenza dettata dalla pandemi, il Ps continua ad essere chiuso – ha spiegato Idea Comune -. Nelle intenzioni doveva essere sostituito da un Primo Soccorso tuttora non attivo all’interno di un ospedale che negli ultimi anni è stato svuotato di personale e di servizi. Prendiamo atto che tutte le dichiarazioni fatte dagli amministratori non contano perché non hanno seguito nei fatti”.
Nei giorni scorsi sono stati nominati due nuovi assessori nel Comune di Figline e Incisa Valdarno: Arianna Martini e Dario Picchioni, in sostituzione dei dimissionari Alice Poggesi e Simone Cellai. Idea Comune ha sottolineato
anche la ridefinizione di importanti deleghe, tra cui la sanità, passata dalla sindaca Mugnai alla nuova assessora Martini, cui spetteranno anche politiche sociali, politiche per l’inclusione, cooperazione internazionale e gemellaggi, ereditate dal dimissionario Cellai.
“Auspichiamo che le politiche per la sanità e la gestione della “vicenda Serristori” possano registrare un cambio di passo rispetto a quanto fatto dalla giunta fino ad ora – ha detto Idea Comune – e che il passaggio della delega sulla sanità ad una persona del partito Azione, che aveva preso una posizione critica e netta sulla vicenda ospedale, significhi un cambio di rotta nell’atteggiamento eccessivamente accondiscendente dell’amministrazione nei confronti delle politiche regionali”.
“Nonostante negli ultimi anni siano state spese parole per confermare l’importanza dei presìdi ospedalieri territoriali come il Serristori, comprese quelle di Giani in campagna elettorale – ha proseguito l’associazione -, abbiamo dovuto assistere al costante e continuo depotenziamento della sanità territoriale e quindi allo smantellamento silenzioso del reale diritto alla salute dei cittadini, in primis dei più deboli. Speriamo ora di vedere una consequenzialità fra quanto dichiarato dal partito della nuova Assessora alla sanità e le azioni politiche che verranno messe in atto”.

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