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Due furti a Montevarchi e tre denunce

Tre denunce per furto in Valdarno. L’operazione è stata messa a segno dalla Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni e ha consentito di identificare e deferire in stato di libertà tre soggetti, già noti alle forze dell’ordine, accusati di aver messo a segno due furti nei giorni scorsi a Montevarchi. In particolare, sono stati i Carabinieri della Stazione montevarchina a condurre le indagini. Un’indagine-lampo, resa possibile grazie allo sforzo corale dei militari, alla loro conoscenza del territorio e delle dinamiche delinquenziali che lo attraversano, oltre alla fondamentale collaborazione dei cittadini onesti.
Il primo caso risolto riguarda il furto di una bicicletta commesso nei pressi della stazione ferroviaria di Montevarchi. Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso, con soggetti che non si lasciano scoraggiare dalle frequenti denunce e dalla presenza della capillare rete di videosorveglianza. Proprio l’analisi minuziosa dei filmati delle telecamere ha consentito ai Carabinieri di identificare il ladro che, nei giorni scorsi, aveva rotto il fragile lucchetto che assicurava la bici – una bella mountain bike del valore di alcune centinaia di Euro – ad un palo dell’illuminazione pubblica, a pochi passi dallo scalo cittadino.
I militari, giunti sul posto per il sopralluogo, hanno subito svolto i primi accertamenti e si sono accorti che il ladro era stato immortalato da una delle telecamere installate in zona. Ma dai frame era impossibile il riconoscimento perchè l’uomo, un giovane pregiudicato, oltre ad indossare la consueta mascherina chirurgica, si era coperto il viso e la testa con un voluminoso berretto invernale. Gli investigatori non si sono però persi d’animo, ed hanno pazientemente seguito il percorso del reo in un vero e proprio pedinamento elettronico, attraverso vicoli e vicoletti della città. E la pazienza ha dato i suoi frutti perchè in uno dei video, il malfattore, evidentemente sentendosi al sicuro, si è abbassato la mascherina, consentendo agli investigatori di riconoscerlo. Per lui è scattata la denuncia. Dovrà rispondere di furto aggravato.
Nel secondo caso la Benemerita ha indagato sul furto di uno smart-phone perpetrato all’interno di uno studio professionale, nel centro storico di Montevarchi. Anche in questo caso, di cruciale importanza è stata la tempestività con cui la denuncia è stata presentata, che ha consentito ai Carabinieri di Montevarchi di attivarsi tempestivamente. Giunti sul posto, sono state controllate le riprese del circuito di videosorveglianza e sin da subito il quadro è apparso estremamente chiaro: due soggetti – un uomo e una donna – arrivati a piedi in prossimità dello studio, dopo un brevissimo sopralluogo, avendo verificato che il personale si trovava all’esterno per la pausa pranzo, sono entrati all’interno per rubare il telefono. Anche in questo caso, risolutive sono risultate sia le testimonianze che le immagini riprese dalle telecamere, che hanno consentito di ricavare l’effige fotografica dei due – già noti ai Carabinieri per episodi analoghi – intenti a frugare nei cassetti di una scrivania ed a asportare il cellulare del professionista. I due pregiudicati, poco più che 40enni, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato.

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