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Il Liceo Varchi ricorda il professor Marco Tani

A circa un anno dalla scomparsa del professor Marco Tani, docente di matematica e fisica e dirigente del Liceo “Benedetto Varchi” dal 1991 al 2004, l’istituto scolastico montevarchino ha deciso di omaggiarlo con una giornata in suo ricordo, che si è tenuta sabato scorso. Nel corso della mattinata l’ex sala conferenze è stata intitolata allo storico docente, scoprendo una targa alla presenza della sorella, la professoressa Anna Tani, dell’ex preside Nedo Migliorini e dell’attuale dirigente scolastico, professoressa Chiara Casucci.
Sono stati poi premiati gli studenti che nel passato hanno partecipato a gare a livello provinciale, regionale o nazionale, ottenendo risultati di rilievo. Iniziativa, questa, che sarà calendarizzata, con un appuntamento fisso che si terrà in autunno. In questa occasione è stato presentato un concorso dedicato alla memoria del professor Tani indirizzato agli studenti del biennio e agli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado del Valdarno aretino e fiorentino.
Il tema del concorso, che sarà proposto ogni anno, riguarderà l’ideazione di interviste impossibili a scienziati famosi nel campo della fisica, della matematica o delle scienze. Si parte con Albert Einstein, nella ricorrenza dei 100 anni dal suo Premio Nobel. Il ricordo di Tani è stato poi tracciato da Nedo Migliorini.
“Marco era un uomo colto, le cui conoscenze andavano ben oltre l’ambito tecnico delle discipline che aveva insegnato – ha spiegato – . Era un lettore accanito e nel tempo ci siamo scambiati diversi libri. Amava il cinema ed il teatro. Mai arrogante, mostrava un’apparente ed invidiabile leggerezza nei confronti della quotidianità. Ha voluto sulla sua tomba inciso un pensiero del grande matematico Georg Cantor: “L’essenza della matematica è la sua libertà”; curiosamente, di quello stesso matematico, appena divenni dirigente del Liceo, volli un ritratto nell’ufficio che era stato anche il suo e che si trova ancora lì”.
Quando è scomparso non è stato possibile, a causa del Covid, né ai colleghi né agli amici, tantomeno agli allievi e a tutti coloro che ne hanno potuto apprezzare le qualità umane e professionali, salutarlo e ricordarlo come avrebbe meritato. Il Liceo Varchi lo ha fatto sabato scorso.

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