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Mercatino del Calcit davanti all’ospedale della Gruccia. Raccolti quasi 3.000 euro

Sono tornati in grande stile i mercatini del Calcit e per inaugurare la nuova stagione, la prima dopo il lokdown, l’associazione ha scelto un luogo simbolo: il parcheggio antistante l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Per l’intera giornata di sabato 23 ottobre, dalle 9 alle 18, i volontari hanno raccolto quasi 3.000 euro, nello specifico 2.875 euro. I soldi andranno al potenziamento del progetto Scudo, iniziativa di straordinaria importanza per l’assistenza domiciliare ai malati di tumore. “Grazie per la vostra preziosa generosità – ha sottolineato il Calcit -, ma non abbassiamo la guardia sulla prevenzione”. Dall’inizio della pandemia ad oggi, grazie alle donazioni, sono stati investiti 250.000 euro per la sanità valdarnese, nello specifico per i malati oncologici. Tra gli investimenti più importanti legati all’oncologia, un dosimetro per la radioterapia e per il trattamento encefalico, costato ben 120.000 euro. 60.000 euro, invece, sono stati spesi per una macchina tecnologicamente all’avanguardia che consente di effettuare esami radiologici a casa dei pazienti più fragili, impossibilitati a recarsi in ospedale.
Il Calcit proprio quest’anno ha festeggiato i 30 anni di vita. Era il 3 maggio 1991 quando nella sala consiliare di Palazzo d’Arnolfo fu presentato ufficialmente alla cittadinanza il Comitato Autonomo Lotta contro i Tumori del Valdarno. Da allora l’associazione ha fatto passi da gigante e grazie alla costanza dei volontari e alla generosità dei valdarnesi, in questi decenni, sono stati raccolti centinaia di migliaia, prima di lire, e poi di euro, per la sanità del territorio. Il Calcit è nato con scopi ben precisi: reperire fondi per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche, nell’ambito della lotta contro i tumori; promuovere la cura di malattie tumorali nelle strutture sanitarie pubbliche valdarnesi; organizzare tutta una serie di iniziative di stimolo, sostegno e appoggio alla lotta contro le patologie oncologiche; contribuire alle spese per la formazione specifica e la qualificazione di personale medico, paramedico e di volontariato per prevenzione, cura e assistenza; collaborare con enti e associazioni in iniziative di lotta contro i tumori. Sono stati raggiunti risultati straordinari: è stato realizzato, ovviamente con il contributo dei valdarnesi, il Centro Oncologico del Valdarno, che ha ottenuto il riconoscimento e l’inserimento nella rete dei 16 centri dell’Istituto Toscano Tumori da parte della Regione; è stato aperto il nuovo Centro di Radioterapia, a complemento del reparto oncologico; sono state finanziate borse di studio per specialisti oncologi e specialisti psicologi.

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