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4 novembre. Cavriglia rende omaggio ai caduti delle guerre

Oggi, come ogni 4 novembre, si celebra il giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate e il Comune di Cavriglia ha reso omaggio a quattro luoghi simbolo dei caduti delle guerre: il monumento di fronte al Municipio, il monumento di via Sauro a Montegonzi, il Sacrario nel Vecchio Borgo di Castelnuovo e il monumento a Meleto.
Oggi è anche il centenario del viaggio del milite ignoto, un viaggio riproposto nei giorni scorsi proprio per celebrare questo momento di unificazione.
“Quei valori e quel messaggio sono ancora attuali; testimoniano i sentimenti di solidarietà e la volontà di contribuire alla causa del nostro Paese e a questo si lega un significato di unità che è ancora presente oggi in un contesto diverso e in una realtà storica cambiata – ha spiegato l’amministrazione comunale -. Nel 1921 il paese era ancora lacerato dalla guerra: allora il primo obiettivo nella ricostruzione fu recuperare il senso di unità nazionale, un senso che ci fa sentire vicini ai nostri valori comuni, ed è importante se non fondamentale anche per affrontare il futuro, in questi momenti difficili legati alla pandemia”.
L’evento di 100 anni fa peraltro coinvolse anche il Valdarno durante il viaggio: quel momento costituisce l’incipit del libro “Nessuna croce manca”, scritto da Silvia Fineschi, Roberto Reali, Adalberto Scarlino, Antonella Fineschi e Paola Bertoncini. Sarà presentato al Museo “Mine” sabato 20 novembre, divenendo occasione ulteriore per celebrare i 100 anni della deposizione della salma senza nome all’Altare della Patria.
Il testo ripercorre il periodo dal 1921 al 1926 attraverso intrecci tra la storia nazionale e quella locale andando a toccare racconti di prigionieri di guerra, le vicende delle famiglie dei caduti e le iniziative politiche di quegli anni.

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