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“La Zattera”. Il nuovo libro di Alessandro Bencini. Un diario legato ai mesi della pandemia

È uscito in questi giorni il nuovo libro di Alessandro Bencini “La Zattera – Viaggio attraverso la pandemia”, della Porto Seguro Editore. Una nuova pubblicazione per lo scrittore valdarnese, dopo le raccolte di poesia e la narrativa per ragazzi. Questa volta si è cimentato in una sorta di diario, raccogliendo nel volume  i testi pubblicati nei mesi della Covid su “La Zattera”, la rubrica che gestisce sull’inserto “La Parola” del settimanale “Toscana Oggi”.  Ne è venuto fuori un libro ricco di idee e di spunti, a tratti anche provocatori, con lo scopo di sollecitare domande nei lettori. Un viaggio “attraverso” le tante vicende accadute in questi mesi, non per darsi risposte ma per cercare risposte.
Bencini propone al lettore di mettersi in ascolto del proprio tempo, facendo memoria e invitandolo a portare il proprio contributo di consapevolezza.  “Tra il 2020 e il 2021 – si legge nella pubblicazione – le nostre vite sono state coinvolte in un processo di rielaborazione dei confini. Qualcosa di estremamente fisico, con forti implicazioni anche nella ricerca di nuove prospettive”. Durante il primo lockdown in tanti si siamo domandati che cosa stesse realmente succedendo alle nostre vite. Tutto intorno a noi ci sembrava irriconoscibile. Sono numerose le immagini indelebili di quei giorni: i camion militari di Bergamo, Papa Francesco da solo in Piazza San Pietro, quelle delle nostre vite private. In quei giorni – ha aggiunto – ho sentito il bisogno di scrivere alcuni pensieri su quello che ci stava capitando e di provare a condividerli, per abbattere, forse, quella distanza fisica in cui eravamo improvvisamente piombati. Ne è scaturita una rubrica, un appuntamento settimanale che prosegue ancora oggi sul settimanale della Dioces”.
La zattera è un mezzo con cui è possibile andare per mare. Ma non è un motoscafo, presenta la fragilità strutturale che è propria di ogni cammino. “Tutti siamo chiamati a viaggiare affrontando il mare delle nostre vite, cercando di non perdere la rotta per trovare approdi sicuri – ha spiegato Bencini – . Una metafora, quella del viaggio precario, che è diventata realtà per i tanti, i troppi, che in questo inizio di secolo si stanno muovendo dai propri paesi di origine a causa delle guerre e della fame. Con questo libro ho cercato di raccogliere, come in un diario di bordo, il viaggio che io e i lettori del settimanale abbiamo compiuto su questa fragile “Zattera” nei mesi della pandemia. Ne è venuto fuori un percorso intorno ai fatti che sono successi in questi anni. Qualcosa che in molti mi hanno spinto a raccogliere in un libro che avesse l’ambizione di essere condiviso oltre i confini, già vasti, di un settimanale”. Bencini si è augurato che questo libro sia una strumento di relazione. Relazioni che il Covid ha messo a serio rischio. Il volume è  prenotabile e acquistabile in tutte le librerie italiane, anche quelle Web oltre che sul sito della casa editrice Porto Seguro Editore

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