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Cesena – Montevarchi si giocherà nel ricordo indelebile di Paolo Martelli

Portava la maglia numero 21, la stessa che in tutt’altro ruolo oggi indossa nel Montevarchi Sulayman Jallow, e nel 1999 la casacca fu ritirata per sempre dal Cesena. Apparteneva a Paolo Martelli, scomparso il 12 aprile di quell’anno in un tragico incidente stradale in autostrada, all’altezza di San Mauro Pascoli.
Avrebbe compiuto 29 anni il successivo 6 agosto e la sua morte prematura e improvvisa provocò un dolore immenso in Valdarno e in Romagna. Per questo la partita del campionato di Lega Pro, 17° turno, che domani vedrà di fronte all’Orogel Stadium “Dino Manuzzi” i bianconeri cesenati e l’Aquila sarà giocata anche nel ricordo struggente di un ragazzo d’oro e di un atleta capace con umiltà e spirito di sacrificio di scalare le categorie fino ad approdare in Serie B.
Prima al Torino, quindi alla Fidelis Andria e infine al Cesena, dove aveva saputo conquistare immediatamente l’affetto e la stima di dirigenti, staff tecnico, compagni di squadra e dei tifosi. Fiorentino di nascita e cresciuto nelle giovanili della Viola, Paolino aveva militato dall’88 al ’94 nella Sangiovannese, approdando al Montevarchi con Piero Braglia. Contribuì alla promozione in C 1 e l’anno successivo si distinse a tal punto da compiere il balzo tra i cadetti.
A prescindere dalla posta in palio nell’incontro di domani alle 14.30, allora, il pensiero corale di entrambe le tifoserie andrà a un doppio ex che ha lasciato un esempio di serietà indelebile.
Pur essendo solo la terza volta nella loro storia che gli aquilotti calcano il terreno del “Manuzzi” (nel 2017 -2018 vi affrontarono il Romagna Centro), sono innumerevoli i legami tra il calcio bianconero e quello montevarchino. Senza andare troppo indietro nel tempo, come non rammentare calciatori di valore che hanno militato in entrambi i club?
Tra gli altri Del Bianco, Comandini, Chiaretti, Santarelli, Affatigato e Alteri.

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