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Domenica presidio pubblico di fronte alla Bekaert. Iniziativa organizzata dai partiti di sinistra

Un presidio pubblico di fronte ai cancelli della Bekaert di Figline Valdarno per rivendicare la piena occupazione e il diritto al reddito, la riconversione e la tutela dell’area, che deve tornare a disposizione della comunità. L’iniziativa si terrà domenica 5 dicembre dalle 10 alle 13 ed è organizzata da Rifondazione Comunista, dal Partito Comunista e da Potere al Popolo. “Sono ormai oltre tre anni che i lavoratori aspettano risposte concrete per il futuro della fabbrica, che ha chiuso la produzione dopo la delocalizzione voluta dalla multinazionale belga – hanno spiegato gli organizzatori -. Molti dei 318 dipendenti licenziati dalla Bekaert, sono tutt’oggi disoccupati con il solo sostegno economico della Naspi, peraltro provvisorio. Parallelamente la vicenda ha travolto molte aziende dell’indotto insieme ai loro dipendenti. Si aggiunge poi alla gravità della vertenza lavorativa, quella ambientale con un’enorme struttura dismessa alle porte del paese – hanno spiegato i partiti di sinistra -. Adesso che sta calando il silenzio su questa vergogna, con il progressivo disimpegno del Governo, è il momento di riprendere la lotta”.
Nel 2022 saranno passati quattro anni da una delle pagine più nere della storia recente del territorio. Era il 22 giugno del 2018. Una giornata drammatica per il Valdarno, ma soprattutto per le 318 famiglie dei lavoratori della Bekaert di Figline. Una parte, per fortuna, in questi lunghi mesi, ha trovato una nuova collocazione, ma quel giorno fu inferto un duro colpo al mondo produttivo della vallata. La multinazionale, proprietaria dell’importante azienda figlinese, un tempo Pirelli, annunciò infatti ai dipendenti che avrebbe chiuso il sito produttivo di via Petrarca. La mobilitazione fu enorme e qualche giorno dopo, in piazza Marsilio Ficine a Figline, più di 4.000 persone, sindaci e politici compresi, parteciparono ad una grande manifestazione pubblica. In questi anni si sono moltiplicate iniziative, tavoli ministeriali e regionali, ma non si è arrivati a niente. E sulla Bekaert sembra ormai calato un silenzio irreale. Complice anche la pandemia, molte attenzioni si sono rivolte altrove ma a distanza di tempo i partiti di sinistra hanno deciso di riaccendere le luci sulla vicenda, di fronte ad uno stabilimento desolatamente vuoto, che un tempo ospitava centinaia di lavoratori, molti dei quali provenienti dal Valdarno Aretino. L’iniziativa di domenica si terrà in piena sicurezza e gli organizzatori hanno chiesto a chi parteciperà di portare le mascherine.

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