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L’altra domenica : Non possiamo più fare finta di nulla……

Al di là della gravità del gesto in sé e per sé (che fino a non molti anni fa sarebbe stato sbagliando derubricato a semplice goliardata), resta dopo il fatto di Empoli la rappresentazione anche drammatica di come ancora molti uomini intendono il rapporto con la donna, ovvero passo…la vedo, ci metto le mani sopra se non mi permetto battute impronunciabili. Il palpeggiamento alla giovane giornalista di Toscana Tv è dunque ancora più grave nella misura in cui questo illumina il retropensiero che sta alla base del gesto stesso. Quando ho qui parlato di un cambio culturale da parte dell’uomo (ed in parte della donna stessa), mi riferivo proprio a questo aspetto, e cioè come se il corpo di una donna continuasse purtroppo a rappresentare un semplice oggetto alla mercé di ognuno.
L’episodio di Empoli è venuto alla luce perché c’erano le telecamere accese, altrimenti sarebbe rimasto nascosto ed impunito come accade per la maggior parte dei casi, giorno dopo giorno. Ed è certo semplicistico e sbagliato parlare del gesto di un bifolco e di una cultura “da stadio”, perché chi è donna sa che questi episodi accadono ovunque, fra amici, per strada, in ufficio, in autobus,ecc. ecc.
C’è una umiliazione psicologica che non può essere trascurata o passata con..cosa avrà mai fatto, non l’ha mica stuprata e via discorrendo. Oltre la legge la vera sfida sarà proprio quella di cambiare questa struttura mentale, base delle dinamiche che poi sfociano in quelli che erroneamente continuiamo a chiamare delitti passionali. Come ho detto, molto deve ancora fare l’uomo e qualcosa anche la donna, e cioè smettere di sentirsi colpevole di qualcosa per cercare di motivare l’accaduto (nel caso specifico di Empoli perché parlare di jeans stretti per esempio..).
Capitolo conduttore della trasmissione, che certamente ha sbagliato le tempistiche e le parole dicendo alla ragazza ..non te la prendere…. Conosco Giorgio Micheletti e l’immagine che ho io di lui è quella di una persona corretta, educata e rispettosa, lontanissimo da stereotipi sessisti. Il suo non te la prendere…mi è parso più un modo per incoraggiare e consolare sul momento la ragazza che non quello di minimizzare l’accaduto. Magari la cosa non è venuta benissimo in un momento in cui si deve decidere velocemente il da farsi, questo si…

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