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Il valdarnese Alessandro Beccastrini confermato a capo della Fim Toscana. Ecco la sua squadra

Alessandro Beccastrini, valdarnese, è stato confermato segretario generale della Fim Toscana. Lo ha deciso il congresso regionale dei metalmeccanici Cisl, che si è svolto a Campi Bisenzio e a cui hanno preso parte 70 delegati da tutta la regione in rappresentanza dei 9600 iscritti della Fim Toscana.
Con Beccastrini sono stati eletti a comporre la Segreteria regionale Flavia Capilli, Paolo Cappelli, Giuseppe Cesarano e Michele Folloni. Cambia anche la struttura. La Fim non avrà più segreterie provinciali autonome, ma una sola struttura regionale con articolazioni territoriali, per garantire più snellezza d’azione e concentrare risorse e impegno sui luoghi di lavoro.
Ai lavori hanno preso parte il segretario generale nazionale della Fim Roberto Benaglia, il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce, il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi, la ex segretaria generale Cisl Annamaria Furlan e sono intervenuti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’europarlamentare e segretaria regionale Pd Simona Bonafè, il Direttore di Federmeccanica Stefano Franchi, il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e rappresentanti di diverse aziende toscane del settore.
“Oltre alle tante vertenze aperte – ha detto il segretario Beccastrini – per le quali continueremo ad impegnarci, per salvare i posti di lavoro e non lasciare nessun lavoratore da solo, abbiamo davanti due grandi sfide per il futuro. La prima legata al Pnrr, da cui possono arrivare tante risorse utilizzabili sul nostro territorio: dalla transizione energetica, che ci riguarda con tante aziende a cominciare dalla Fimer e dal distretto valdarnese-aretino, alla Hitachi Rail di Pistoia, alla partita dell’acciaio a Piombino. Dovremo però, come organizzazioni sindacali, essere dentro alla discussione sull’impiego di queste risorse per essere certi che vengano spese bene e che portino un aumento della nostra capacità in termini produttivi e soprattutto di posti di lavoro. E poi ci sarà il tema degli orari, il nuovo modo di concepire le fabbriche ci metterà davanti delle sfide; dovremo ridefinire come si sta e quanto si sta dentro le aziende.”
Beccastrini è stato al centro, in questi anni, di molte vertenze, tra cui quella della Bekaert.

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