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Progresso Sociale Valdarno: “A Montevarchi ci sono già tensioni nella maggioranza”

Progresso Sociale Valdarno, il nuovo movimento politico costituito nei mesi scorsi e presentato pochi giorni fa, prende posizione su quanto accaduto, a Montevarchi, in consiglio comunale, definendo “sconcertanti” alcuni aspetti emersi. Il riferimento è alla decisione del sindaco Silvia Chiassai Martini di nominare quattro consulenti tra il gruppo di maggioranza. Una decisione che Progresso Sociale definisce inutile e paradossale. “Pochi giorni dopo aver nominato gli assessori e aver loro attribuito le deleghe, esattamente il 4 novembre scorso, la sindaca si è scelta, tra i consiglieri di maggioranza, quattro consulenti speciali su materie già delegate agli assessori. Da questo semplice atto, che pure ha sollevato un’intensa discussione in consiglio comunale, discendono, secondo noi, quattro importanti considerazioni: due di ordine politico e due di ordine formale”.
Il primo aspetto, per il movimento, riguarda l’assoluta inutilità del provvedimento, perchè assegna ruoli che i consiglieri già posseggono. “Anche l’ultimo consigliere di opposizione può studiare le materie oggetto dell’azione amministrativa comunale – ha aggiunto – . Anche l’ultimo degli eletti è titolato senza vincolo di mandato a portare il suo consiglio alla sindaca e alla giunta. Si faccia attenzione a quante volte in quel semplice procedimento Silvia Chiassai Martini si cautela ribadendo che si tratta di funzioni attribuite ai consiglieri che non escono dall’alveo delle loro competenze. Solo in un passaggio delle premesse si accenna a un ruolo di coordinamento, decisamente improprio per il ruolo di un consigliere, ma la parola non approda al dispositivo”.
Da questo aspetto formale, secondo Progresso Sociale, discende la prima considerazione politica. “Siamo di fronte a una applicazione su scala molto ridotta del famoso manuale Cencelli! Nonostante la semplificazione fatta dagli elettori che, escludendo Montevarchi in Salute dal consiglio comunale, hanno provveduto a liberare almeno due posti in giunta, le “poltrone” non sono evidentemente bastate a tacitare tutte le aspirazioni, e si è provveduto ad inventarne di nuove – ha spiegato il movimento -. E subito ecco la seconda considerazione politica: ma Silvia Chiassai Martini si fida dei suoi assessori? Perché il ruolo che dovrebbe avere rispetto alla giunta è quella di coordinare le azioni degli assessori, non di sostituirsi a loro. E gli assessori hanno all’interno dello statuto del comune di Montevarchi una loro dignità, un loro ruolo, che trova giustificazione proprio nella delega ricevuta!
Quello che appare, al di là dell’inutilità dell’atto, è il tentativo della sindaca di mantenere sotto il proprio controllo l’azione politica in determinati settori. Chiarezza vorrebbe che tali settori fossero esclusi dalle deleghe agli assessori per essere gestiti direttamente dal lei!”
Progresso Sociale ha infine sottolineato che lo statuto del comune di Montevarchi non prevede la possibilità che i consiglieri ricevano un incarico di questa natura da parte del sindaco. “Ed il fatto che ci siano i presupposti statutari per l’emanazione del decreto – ha concluso – è proprio uno dei presupposti della sentenza del Tar della Toscana, che viene citata nella premessa del provvedimento. Quando l’opposizione in consiglio comunale dice di “non mettere in dubbio gli aspetti di legittimità degli atti” forse farebbe meglio ad approfondire un po’ di più”.
“Alla fine, questo decreto inutile, con cui un sindaco si sente autorizzato, al di là dello statuto, a conferire un incarico a un consigliere comunale, che lo ha già ricevuto dagli elettori, ci serve per intuire cosa si agita nel gruppo di maggioranza: tensioni che non avremmo supposto all’indomani della schiacciante vittoria su Canonici. Speriamo che non sfocino in crisi inattese, come accadde già quattro anni fa”.

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