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“I Ragazzi di Arnolfo” si preparano al concerto del 21 dicembre. Filo generazionale con i bambini

La loro attività è in fermento tutto l’anno, ma in questo periodo ancora più. Scoppiano di salute “I Ragazzi di Arnolfo”, il gruppo di pensionati sangiovannesi che quattro anni fa ha formato una piccola orchestra suonando nelle scuole, nelle case di riposo, ma anche in piazza. Puro divertimento e un inno alla socialità. San Giovanni, infatti è una città nella quale l’aspetto sociale e goliardico, per fortuna, è ancora una ricchezza da mantenere e da coltivare. E lo testimoniano questi amici che, tutti i giorni, si ritrovano sotto al loggiato di Palazzo d’Arnolfo per socializzare. Scambi di battute, discussioni sul calcio e sulla politica e poi nell’autunno del 2017, la genialata in stile “Amici Miei”, la celebre pellicola di Mario Monicelli. I “Ragazzi di Arnolfo” hanno infatti iniziato a cantare, con sullo sfondo lo storico edificio di Arnolfo di Cambio. Una performance improvvisata che si è poi trasformata in una piacevole consuetudine. E’ nato così un gruppo musicale formato da venticinque componenti, tutti ultrasettantenni, che in questi anni si è esibito sotto le feste di Natale, nei giorni di primavera, durante le feste di settembre, e che ha poi continuato le sue performance nelle case di riposo e in altri momenti di vita cittadina.
All’inizio di questa avventura i pensionati sangiovannesi erano un po’ titubanti nell’andare a cantare all’interno delle residenze per anziani. Poi, però, quando hanno visto i risultati, si sono emozionati, vedendo molti ospiti cantare con loro, e questa consuetudine è andata avanti. Dicembre è iniziato proprio con la festa dei nonni, con un ponte tra vecchie e giovani generazioni. Il gruppo di pensionati e gli alunni della VB dell’istituto Marconi, una delle quattro classi coinvolte nel progetto “note invecchiate”, hanno suonato “Marina”, che diventerà l’inno della scuola. La musica riesce a fare anche questo. Unisce e non divide. Lo testimonia un’altra giornata passata al cinema Masaccio, dove i Ragazzi di Arnolfo, con i bambini delle elementari, hanno fatto le prove del concerto che si terrà il 21 dicembre prossimo.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella andata in scena il 6 dicembre scorso, quando il gruppo di amici ha cantato, per gli auguri di Natale, al centro anziani di Cavriglia. Quando si esibiscono in piazza, poi, il successo è assicurato, a testimonianza di una popolarità che ha raggiunto livelli forse impensabili all’inizio di questa straordinaria avventura. Il repertorio è vario spazio dalla musica leggera alla lirica. Renato Zero, Adriano Celentano, e poi ancora “La Traviata”, “Nessun Dorma”, “la Donna E’ Mobile” e la ”Tosca”. Poi altri brani celebri come “Rosamunda” e “Mamma”, con l’accompagnamento di due chitarre. “ Noi viviamo veramente la nostra città, animandola anche con zingarate stile Amici Miei – ha ricordato spesso Mauro Bighellini, una delle anime del gruppo – . La viviamo perché la amiamo”. Insomma, in un mondo globalizzato, nel quale la socialità, spesso, viene soppiantata dalle nuove frontiere della tecnologia, compresi i social, i “Ragazzi d’Arnolfo” rappresentano una straordinaria e, per certi versa unica, mosca bianca.

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