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Fimer. Chienni e Ceccarelli chiedono chiarezza. Il tempo delle parole è finito

Mentre i lavoratori della Fimer proseguono il presidio davanti alla fabbrica di Terranuova Bracciolini, che continuerà anche in questo primo giorno dell’anno, nelle ultime ore il sindaco Sergio Chienni ha chiesto definitiva chiarezza all’azienda.
“Le voci di una procedura concorsuale per la Fimer si erano fatte insistenti e ieri in un quotidiano è apparsa la notizia che è stato richiesto un concordato in bianco. È grave – ha detto Chienni – che nel corso del tempo la proprietà abbia disconosciuto le criticità che come Comuni e sindacati evidenziavamo. È grave che terzisti e fornitori siano stati posti in una drammatica difficoltà, è grave che lo si sappia da un giornale che è stato richiesto un concordato in bianco e non negli incontri davanti al Ministero”.
Il sindaco ha ricordato che tra dipendenti diretti e indotto c’è in ballo il lavoro di 800 persone e servono quindi fatti concreti ed un piano serio. “Serve che il Ministero metta alle strette una proprietà che ad oggi non è riuscita neanche ad approvare il bilancio 2020 e che più volte non ha detto le cose come stavano. Di tempo non ne abbiamo più – ha concluso Chienni – Serve lottare insieme e far assumere rilevanza nazionale a questa vertenza”.
Il sindaco di Terranuova ha preso parte al presidio dei lavoratori, cui è intervenuto anche il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli. “Sono cittadini che chiedono chiarezza alla proprietà sulla situazione dell’azienda e sul futuro – ha detto – Le istituzioni devono essere al loro fianco affinchè già nella riunione convocata nei prossimi giorni al Ministero dello sviluppo economico siano dette parole di chiarezza e date prospettive credibili per una azienda ricca di professionalità, impegnata in un settore di buone prospettive come quello delle energie rinnovabili.
Mai come oggi il miglior augurio da fare, a loro e a tutti, è quello che il nuovo anno porti salute e lavoro”.

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