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L’altra domenica. Giocare o non giocare…

L’argomento è giustamente divisivo. Aumento dei contagi, partite rinviate e altre che si giocano magari in barba ad ogni forma di equità. Questo il quadro attuale del massimo campionato. Il calcio e lo sport italiano vivono giorni complessi come tutte le attività del paese e, diciamocelo, le normative in corso non sempre sono di aiuto e di risoluzione. È logicamente un momento complicato dove nessun soggetto può sottrarsi alle disposizioni sanitarie in vigore, ma è anche un momento dove a volte dovrebbe prevalere il buon senso e la..logica.
Nel caso dello sport e del campionato di serie A (o..Asl) a mio avviso bisogna rispettare in maniera assoluta..il merito sportivo come linea guida: e cioè la dove vi sono un numero troppo elevato di calciatori positivi non ha senso giocare. Un conto è la mancanza di alcuni, un altro quando il numero schizza e va fuori controllo tanto da non salvaguardare più la tutela del merito sportivo falsando risultati e classifiche. Il calcio business e la grande crisi pandemica per le società porta a monetizzare tutto in forma bulimica, anche a dispetto del risultato stesso. I presidenti e le federazioni sono stretti nella morsa fra i contratti televisivi e un calendario che non dà spazio per eventuali recuperi. C’è da dire che la spada di damocle del covid avrebbe dovuto portare alla formulazione quantomeno di un piano B, cosa che non è avvenuta confidando esclusivamente nella buona sorte.
Si è molto discusso anche del potere delle Asl, scordandoci che queste hanno un ruolo definito per il servizio sanitario nazionale su scala territoriale. E le loro decisioni sono inoppugnabili dalla legge stessa…poi qui potremmo stare anche a parlare dell’uniformità delle decisioni e delle distonie fra una situazione ed un altra. Io sommessamente penso che più della formuletta dei 13 giocatori disponibili più un secondo portiere serva, per superare in maniera accettabile l’ostacolo, un altra norma. Salvaguardare il portafoglio del dirigente, la voglia del tifoso da “divano” e soprattutto l’aspetto tecnico del gioco stesso potrebbe portare ad un limite di calciatori positivi, diciamo 5 ….oltre il quale la gara dovrebbe essere rinviata. Si eviterebbe così di snaturare completamente la partita e non si correrebbe il rischio per me grave di vedere squadre primavera contro formazioni di professioniste. Che sarebbe l’unico modo per falsare la competizione.

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