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Fratelli d’Italia. “Abbiamo appreso solo dalla stampa che il Serristori torna ospedale Covid”

Il Serristori di Figline tornerà ad essere di nuovo un ospedale Covid e Fratelli d’Italia ha criticato non solo la scelta, ma anche le modalità di comunicazione. “Senza nessuna convocazione di un Ufficio di Presidenza urgente e senza che siano stati messi al corrente i Capogruppo presenti in Consiglio Comunale, ancora una volta, nel più totale silenzio politico, apprendiamo soltanto dalla stampa che il Serristori diventerà nuovamente un presidio Covid – hanno detto Enrico Venturi, Giorgia Arcamone e Valentina Trambusti – Già questo modo di fare la dice lunga sulla serietà politica di questa Amministrazione Comunale che come al solito, senza battere ciglio, ha assecondato la Regione in questa iniziativa che da un punto di vista sanitario è totalmente sbagliata. Nel merito, infatti, riteniamo che un piccolo Ospedale come il nostro dovrebbe essere sfruttato per continuare ad erogare servizi per le patologie e per le urgenze non Covid che invece adesso continueranno ad aumentare il carico di lavoro ed il possibile contagio sui grandi presidi già presi d’assalto per la pandemia”.
Fratelli d’Italia ha definito poi “non credibili e politicamente molto gravi” le parole della Sindaca Mugnai e dell’Assessore alla Sanità Martini “che dopo due anni di totale assenza sulla questione sanitaria chiedono adesso nuove progettualità per il Serristori sapendo benissimo che queste non arriveranno mai, alla luce del fatto che mentre il nostro presidio ritorna ad essere Covid, a Cavriglia si allestisce un nuovo Ospedale, alla Gruccia si investono 1.600.000 euro nel Pronto Soccorso e nello stesso PNRR del Comune di Figline Incisa sono previsti 2 milioni di euro per la “Casa della Salute”. Non è quindi un fatto di mancanza di soldi pubblici o di medici come si vuol far credere ma esclusivamente di volontà politica”.
“Riguardo poi la proposta dell’Assessore Regionale alla Sanità Bezzini di declassare il nostro Pronto Soccorso in un Punto di Primo Soccorso, eventualità assolutamente da scongiurare – hanno aggiunto Venturi, Trambusti e Arcamone – ricordiamo come fu proprio la Sindaca Mugnai la prima a dichiarare la sua disponibilità a firmare questo accordo e che in Consiglio Comunale il Pd e Azione bocciarono la mozione del Capogruppo Arcamone che chiedeva alla Giunta di esprimere un secco no nei confronti della Regione riguardo questa possibilità. Alla luce di tutto ciò appare pertanto incredibile la richiesta avanzata dallo stesso Pd e da Azione di una mobilitazione pubblica a favore del Serristori: l’ennesimo tentativo di “lanciare fumo negli occhi ai cittadini”.
Secondo Fratelli d’Italia c’è una totale adesione della Sindaca, del Partito Democratico locale e di Azione allo smantellamento del Serristori che con la solita “commedia politica cercano di non far emergere. Inutile, quindi, a questo punto, da parte della Sindaca definire imprescindibile il nostro presidio quando lei stessa, il suo stesso partito comunale e regionale sono i diretti responsabili politici della sua fine”.

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