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L’altra domenica. Una generazione…dimenticata

Sono passati da essere gli sprovveduti untori che andavano in discoteca contagiando il resto della gente a casa agli sfortunati di turno. Gli hub si sono presto riempiti dei ragazzi in paziente fila per farsi il vaccino. Nessuna teoria complottista e, casomai, la voglia di riprendersi la propria vita. I pregiudizi sui ragazzi dilagano, salvo che non convenga sottolinearne le difficoltà per rafforzare le proprie idee. 2020, 2021 ed ora anche 2022 gli anni che hanno privato i giovani di una parte essenziale della propria formazione, che non è fatta soltanto dell’insegnamento scolastico ma anche della palestra a..cielo aperto con le gioie e gli errori.
Il rischio è quello, alla resa dei conti, di avere creato una generazione di..mezzo. Giovani che non hanno conosciuto la guerra come fu per i nostri padri ma che hanno toccato con mano paura ed incertezza. Una erosione continua, i sogni appesi sempre di più ad un filo, i ricordi di chi li ha preceduti. Generazione che, oltre ai luoghi comuni, rispetta le regole e che ha voglia e desiderio di uscire dall’incubo e di riappropriarsi della propria vita. Una generazione intera in lotta con la rassegnazione e che spera di tornare a progettare, sognare e a… baciarsi.

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