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L’altra domenica. Elezioni del Presidente e crisi della politica..

Diciamocela tutta: di questa elezione presidenziale gli schieramenti politici avrebbero fatto volentieri a meno, ossessionati come sono da una possibile crisi di governo e, soprattutto, dallo spettro delle elezioni. In un momento certo non facile per il paese con tutta una serie di problematiche reali, se l’attuale larga maggioranza di governo dovesse spaccarsi sarebbero inevitabili le ripercussioni. Ma tutto questo non accadrà, perché ci sono troppi interessi che aiutano a convergere, a partire dal rischio fine legislatura che si vuole scongiurare con tutte le forze possibili. Tirando così avanti per qualche mese fino alle inevitabili elezioni che, per effetto della riduzione dei seggi ma non solo, porteranno decine e decine di parlamentari a salutare per sempre la città eterna con alcuni partiti ridotti poi al..lumicino. Ecco allora che una convergenza per Mario Draghi al colle ed una soluzione ponte a palazzo Chigi pare un idea più che praticabile (Cartabia? Giorgetti?) alla faccia delle solite brutte figure che sta collezionando il nostro sistema politico o, per meglio dire gli uomini e le donne che ne sono pessimi protagonisti.
Si va dai palesi tentativi di acquisto di voti, alle lotte fra i vari partiti e schieramenti pensando di nasconderle alla gente, così tanto poi innamorata di questa politica da disertare in massa i seggi, come si è visto anche a Roma.
Eppure proprio questa caduta in basso, unita alla crisi dei partiti strutturati vecchia maniera, rende importante l’elezione del capo dello stato. I suoi poteri non sono marginali, anzi, ed il passaggio da arbitro e garante della costituzione a protagonista di scelte decisive è cosa toccata con mano in tutti questi ultimi anni. Bersani, che è una persona perbene ed un vecchio politico serio ha parlato di gravissimo errore essere arrivati alla data dell’elezione presidenziale senza un nome nuovo e “forte”: per chi la pensa come lui (compreso chi scrive) è così..ma oggi assistiamo ad un infinito balletto dove predominano sempre più interessi personali e tutto il resto…

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