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Mattarella…per forza..

Un giorno triste per la politica e per le istituzioni che va oltre la gioia, il valore e lo spessore di Mattarella, tirato per la giacca.. e che i segretari di tutti i partiti(o quasi) si sono dovuti alla fine intestare per non correre il rischio di venire ulteriormente sfiduciati da tutti. In una settimana l’incapacità della politica ha bruciato decine di personalità, alcune eminentissime come il presidente del Senato: dalla Casellati a Topo Gigio ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. Un elenco di nomi importanti, emeriti costituzionalisti, giuristi, autorità dello stato buttati li come in un talent show da prima serata.
Che non si sia trovato, ed è la seconda volta che accade, un nuovo presidente della Repubblica testimonia “l’impasse” della politica stessa: nessuno insomma è oramai più autorevole da proporre un nome ed essere creduto fino in fondo. Una settimana disastrosa e non per i tempi della votazione, si sono avute elezioni presidenziali ben più lunghe di questa, ma per i modi con cui si è arrivati al Mattarella bis. E così si torna dove ci eravamo lasciati, con la coppia Draghi-Mattarella ed il primo che dovrà portare il paese alla scadenza della legislatura.
E sarà importante vedere anche la tenuta del governo di (quasi) tutti…e, in secondo ordine, la resa dei conti all’interno degli schieramenti. Il senso di responsabilità del presidente Mattarella è da lodare al mille per mille così come la persona… ma l’augurio è quello di tornare ad una democrazia dove governo ed opposizione possono costituire l’essenza stessa e dove il parlamento torni ad essere in grado di eleggere un capo di stato.
L’applauso finale dell’aula lunghissimo è un attestato per Sergio Mattarella ma è parso anche liberatorio per tutti..Risparmiandoci i balletti, i nomi, le giravolte di questi giorni. Auguri all’Italia.

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