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Il Caffè della Domenica con..Gianni De Magistris

Inizia questa domenica una rubrica che vuole raccontare alcuni personaggi, valdarnesi e toscani, che hanno a che fare con la nostra terra e l’hanno valorizzata. E’ il caso di Gianni De Magistris, il protagonista del primo appuntamento con il “Caffè della Domenica”.

Eraldo Pizzo, il “caimano” di Recco, amava ripetere…”datemi in squadra con me, Alberani in porta, De Magistris davanti, più altri 4 giocatori e le vinciamo tutte…”. Gianni De Magistris, fiorentino del Campo di Marte, 71 anni, è una leggenda della pallanuoto. La canottina numero 6 un “must” degli anni 70 e poi tutta una serie di numeri impressionanti: 422 partite in nazionale, 2700 reti, capocannoniere per 17 volte del campionato, 5 olimpiadi (con un argento), un titolo mondiale, 2 scudetti vinti con la Rari Nantes Florentia. Estro, tecnica, fantasia, acquaticità: un mix che ne hanno fatto uno dei più grandi campioni di sempre di questo sport. Ed anche un uomo con una forte personalità, a volte scomodo. Come quando decise di restituire “il Fiorino d’Oro” ,massima onoreficienza cittadina. Un gesto clamoroso che fece parecchio discutere..
“Avevo perso Marcella, la compagna della mia vita e non mi era per niente piaciuto il comportamento della Firenze.. istituzionale – ricorda – . Un’assenza immotivata in quei giorni pieni di di dolore. Pensai che non potevo essere solo il “campione” da esibire per una certa parte della città e così decisi di compiere quel gesto. Da uomo libero come sono e senza pentimenti..vero che qualcuno poi mi ha anche rimproverato, forse ci ho rimesso pure qualcosa di tasca, ma ho agito così…non sono mai stato uno yes man o uno che si volta dall’ altra parte. Marcella è stata una presenza importante, mi mancano da morire i suoi gesti, la quotidianità insieme. Quando hai accanto qualcuno forse non l’apprezzi mai fino in fondo. Ma quando non c’è più ti accorgi quanto ti manca per davvero. Ed è un vuoto incolmabile.”

Gianni, il caffè come lo prendi ?
“Normale Leonardo grazie…con un cucchiaino di zucchero di canna, se possibile..”

Ho chiuso “l’altra domenica” ricordando i ragazzi caduti a Brema nel 1966…
“Avevo 15 anni e facevo nuoto a buon livello. Ricordo bene soprattutto De Gregorio e la Carmen Longo, oltre ovviamente a Paolo Costoli. Sono stato alla presentazione del libro del fratello di Chimisso, il nuotatore veneziano..”

Leggenda della pallanuoto italiana e non solo..Pizzo o De Magistris, quando si vuole cercare il più grande di sempre. Ma oggi è forse cambiato pure il tuo sport?
“Alla grande, come successo per gli altri. In generale assistiamo ad un appiattimento tecnico negli sport di squadra: tutto ciò porta ad avere bravi giocatori ma..uguali. La fisicità ha il sopravvento e ovviamente a scapito di tecnica e fantasia.”

Per anni la Liguria è stata l’orto delle delizie della pallanuoto italiana…
“Alla base c’è una cultura sportiva importante che io per esempio ho ritrovato in paesi come la vecchia Jugoslavia o l’Ungheria. Se oggi vado a Budapest mi riconoscono e mi festeggiano tutti. Lì poi vedo i ragazzini nuotare e giocare in piscine all’aperto con la neve fuori. Ed i genitori con gli accappatoi pronti a bordo vasca, ci pensate? In Italia sarebbe impossibile tutto questo. Prendi la nostra regione, 200 km di mare e di costa. Bene ,quali impianti ci sono e quanti giocatori o nuotatori importanti sono venuti fuori? Da anni si discute su tutto, ma manca una vera cultura dello sport. E non è lo sport sociale “per tutti” la panacea di ogni male. Ben venga, ma non può mai essere disgiunto soprattutto nei più giovani, da agonismo e competitività. Io sono cresciuto come atleta anche perché mi arrabbiavo quando perdevo e fin da bambino e questo mi ha aiutato.”

Passo oltre. Della rielezione di Mattarella cosa mi dici?
“Non è stata una immagine edificante, a prescindere dalla figura del Capo dello Stato. Mi ha dato fastidio che, in momenti come questo dove molta gente fatica ad arrivare a fine mese, ci siano stati degli onorevoli che hanno tirato fuori nomi improponibili e che non hanno nulla di goliardico. Se dico che stavo meglio prima rischio di passare per nostalgico, ma il livello attuale è decisamente..bassino.”

Fiorentino e, da sempre, tifoso viola. Alla fine ti devo chiedere di Vlahovic per forza…
“Un’altra storia figlia dei nostri tempi. L’offerta era irrinunciabile forse e le intenzioni del calciatore e del suo entourage chiare da tempo. Certo che tutti questi passaggi alla Juve danno fastidio. Ma è ancora, mi chiedo, possibile vincere o coltivare almeno il sogno di vincere? E dove si possono oramai riconoscere i ragazzi, quali simboli e quali bandiere?”

Il tempo del caffè è volato via. Gianni è un grande fiorentino con tutte le caratteristiche di questa gente, dalla generosità a una certa tendenza critica, gente che non abbassa la testa di fronte a nessuno. Il suo percorso sportivo e non solo è accompagnato dalla gloria imperitura destinata ai campionissimi..

“Un saluto a tutti gli amici del Valdarno e grazie per il..caffè.”

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