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Successo per la mostra “La terra di Figline e Incisa”. Oltre 1200 i visitatori

Un bilancio più che positivo per “La terra di Figline e Incisa”, la mostra d’arte dedicata a cinque secoli del patrimonio artistico locale ripercorso attraverso 30 opere restaurate dal Comune negli ultimi 40 anni. L’esposizione, ospitata a Palazzo Pretorio di Figline, si è conclusa domenica 20 febbraio dopo tre mesi di apertura.Oltre 1.200 visitatori in 26 giorni, più di 320 studenti delle scuole del territorio in visita con percorsi didattici dedicati ai più piccoli, tre momenti di approfondimento fra congressi, cerimonie e giornate di studio, oltre a tante iniziative collaterali.“Numeri – spiega l’assessore alla Cultura, Dario Picchioni – che testimoniano lo straordinario successo di questa iniziativa. Centinaia di nostri concittadini, ma anche tanti visitatori arrivati da altri comuni, hanno voluto vivere questo emozionante viaggio attraverso cinque secoli d’arte, restando ammirati davanti alle opere del Cigoli, all’Ultima cena del Vasari, ai dipinti di Egisto Sarri o all’immagine di San Romolo, protettore della Diocesi di Fiesole, che offre la città di Figline alla Madonna nel dipinto di Giovanni Andrea de Magistris da Caldarola, forse l’opera simbolo della nostra comunità. Segno di come l’arte, quando viene resa accessibile, è un patrimonio vivo e sempre capace, grazie a iniziative come questa, di diventare un laboratorio di produzione culturale che parla a tutti, dall’addetto ai lavori all’alunno delle elementari. Dalla mostra sono nate giornate di studio sui temi della valorizzazione del patrimonio, hanno preso vita a una serie di studi critici, un documentario e tante attività didattiche grazie alle quali i nostri piccoli visitatori si sono scoperti restauratori per un giorno. Ricordo il pensiero lasciato da un visitatore sul libro degli ospiti all’uscita della mostra che mi sembra riassuma al meglio il senso dell’iniziativa. Diceva: Grazie per aver organizzato questa mostra che aiuta a comprendere da dove veniamo e dunque chi siamo”.Inaugurata il 20 novembre scorso, la mostra – aperta sempre a ingresso gratuito – ha da allora ospitato una serie di iniziative collaterali, a partire dalla cerimonia di consegna del Premio Bambagella, massima onorificenza del Comune di Figline e Incisa Valdarno, del 30 novembre. Nel frattempo, la mostra ha aperto le porte a 15 classi delle primarie e medie del territorio, oltre ad altre classi dell’Isis Vasari, per visite e attività su misura per i ragazzi. A tutti i visitatori under 14 è stato distribuito gratuitamente un kit didattico composto da un volumetto sulle opere in mostra e delle matite colorate. Tutto esaurito per le due visite guidate curate dalla sezione locale dei Soci Coop Valdarno Fiorentino. Infine, le opere in mostra sono state lo spunto per una “Caccia al particolare”, il gioco promosso sui profili social del Comune ispirato proprio dalla storia dei dipinti e delle sculture de “La terra di Figline e Incisa”. La vincitrice, Barbara, si è aggiudicata due biglietti per uno spettacolo del Teatro comunale Garibaldi.

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