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La Presidente Chiassai nominata nella cabina di regia governativa sulla parità di genere

Prestigioso incarico per la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, che è stata designata rappresentante delle 76 Province d’Italia nella cabina di regia interistituzionale voluta dal Governo sulla parità di genere. “Sono onorata per questo ulteriore riconoscimento che, insieme all’incarico di vice presidente nazionale Upi con la delega all’edilizia scolastica, vede la Provincia di Arezzo assumere un ruolo di rilevo a livello nazionale per la prima volta nella sua storia – ha detto Chiassai – Il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, procederà a istituire la Cabina di Regia, proprio nella giornata di oggi, martedì 8 marzo. Entrerò quindi a far parte ufficialmente di questo tavolo a cui partecipano tutti i ministri e tre componenti della Conferenza Unificata, rappresentanti delle Regioni, dell’Upi e dell’Anci. Un compito importante principalmente come donna – ha aggiunto – che mi darà la possibilità di impegnarmi per tutte noi, consapevole delle nostre necessità quotidiane nel coniugare vita familiare e lavoro, delle difficoltà dovute al persistere di un’arretratezza culturale che ancora vuole le donne un passo indietro rispetto agli uomini, nella necessità di contrastare ogni forma di discriminazione di genere che continua ancora troppo a produrre violenza fisica e psicologica”.
Chiassai Martini ha ricordato che ancora oggi, malgrado anni di lotte, c’è ancora tanto da fare nella società per risolvere la disparità economica nel mondo del lavoro e la scarsa presenza femminile negli organismi decisionali a livello politico ed in quelli direttivi. “E’ ormai accertato che la parità di genere non sia solo un diritto umano fondamentale, ma una condizione necessaria allo sviluppo, oltre che morale, di una comunità – ha spiegato – Le donne, in questo periodo, hanno invece subito le conseguenze maggiori della pandemia e della crisi economica, vittime del precariato e del mancato rinnovo dei contratti di lavoro, alimentando una piaga sociale che per anni è stata combattuta. Non posso che essere grata per questa nomina – ha concluso Chiassai – perché mi dà la possibilità di lavorare al servizio di noi donne, perché questo 8 marzo sia il giorno in cui celebrare la nostra forza, la nostra consapevolezza e resilienza nell’affrontare quotidianamente le difficoltà della vita. L’obiettivo è che l’8 marzo diventi il simbolo di buone pratiche e di progressi verso la parità di genere, per far sì che le donne non abbiano più bisogno di affermazione o di riscatto, perché non ci sia più bisogno un giorno, di ricordarlo un giorno all’anno”.

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