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Montevarchi. Elisa Bertini chiude il mandato da segretario Pd. ” Centro destra vincente per gravi errori del centro sinistra che stiamo ancora pagando”

Oggi si è chiuso il mandato da segretario del Partito Democratico di Montevarchi di Elisa Bertini, che con una lettera aperta ha ripercorso questi quattro anni e mezzo di impegno. E’ arrivata a capo della segreteria nell’ottobre del 2017 e per questo percorso politico ha voluto ringraziare chi ha reso possibile un’esperienza comunque importante. “Sono stati anni difficili, il partito era uscito completamente a pezzi dalla sconfitta elettorale  delle elezioni comunali del 2016 e ancor prima dalle primarie dello stesso anno – ha ricordato – Per la prima volta dopo 70 anni il centro destra è andato al governo della nostra città, e lo ha fatto non per meriti suoi, ma per gravi errori del centro sinistra che ancora stiamo pagando. Con estrema difficoltà ho e abbiamo dovuto imparare a fare l’opposizione in Consiglio Comunale e nelle “macerie” mi sono messa a disposizione e impegnata nella ricostruzione del partito, consapevole che dagli errori si possa sempre trarre un insegnamento”.
“Questo compito – ha proseguito Bertini – è stato difficilissimo perché il nostro elettorato si è sentito tradito e non ascoltato, ma ci ho e ci abbiamo provato. Sono arrivate subito le elezioni politiche del 2018 che, pur nella sconfitta, hanno visto nella nostra città il Pd raccogliere il  32% dei consensi; poi le elezioni regionali in cui ci siamo riaffermati come primo partito in città con il 38%. Purtroppo mi sono resa conto che il partito, dalle elezioni regionali, ne è uscito vincente nei risultati, ma con forti recriminazioni di una parte avversa alla mia candidatura, ed il lavoro di ricucitura che ho messo in campo si è dimostrato insufficiente”.
C’è poi la cocente sconfitta alle ultime amministrative, il risultato peggiore, che ha visto il Pd perdere per la seconda volta la competizione a vantaggio del centro destra. “Anche se abbiamo eletto 4 consiglieri ed il Pd è risultato comunque il primo partito della coalizione in città – ha sottolineato l’ex segretario – Questo risultato ci ha posto davanti ad una riflessione importante sul partito, sulla coalizione e sull’importanza della nostra presenza nel territorio. Il Partito Democratico è il perno del centro sinistra a Montevarchi, ma questo non basta per vincere le elezioni. Le proposte devono essere credibili e costruite ascoltando le istanze del territorio”.
“Restano tante le cose da fare, dalla ricostruzione dei circoli al radicamento nel territorio – ha aggiunto Elisa Bertini – Credo che la volontà e le condizioni per ripartire dall’ascolto e dalla presenza nel territorio della nostra città ci siano tutte. Quello che sarà fondamentale è il tempo, è necessario partire subito perché è il nostro elettorato che ce lo chiede, c’e bisogno di ascolto, presenza e confronto. Spesso in questi anni, e ancor più nella campagna elettorale delle amministrative che mi ha visto raccogliere la richiesta del partito di candidarmi nella lista, mi sono sentita dire: “Ci vuole coraggio a fare politica di questi tempi”. Si è vero, ci vuole coraggio perché lo stesso modello di società porta ad essere isolati, ognuno comodamente inserito nella propria dimensione individuale senza preoccuparsi della dimensione collettiva”.
“Io la mia dose di coraggio l’ho donata a questo partito e continuerò a farlo – ha continuato – e mi auguro che il segretario eletto possa continuare in questa scala di valori. Ma lealtà anche nei metodi dovrà sempre essere alla base. Credo che soltanto coinvolgendo la gente e portando la discussione politica tra le persone, potremmo costruire anche nella nostra città un modello di società inclusiva e solidale e che questi valori possano ritrovarsi nel governo della nostra Montevarchi. Se davvero vogliamo una società più giusta che concede la cittadinanza a chi è già italiano ma gode di minori diritti: se vogliamo lo Ius soli, una società più inclusiva che tuteli i più vulnerabili, i disabili, le persone non autosufficienti. Se vogliamo una società in cui la pace e l’ equità sociale siano valori fondamentali, allora dobbiamo proprio impegnarci ancora tanto e come dice il nostro segretario Enrico Letta dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei comportamenti. Così possiamo essere alternativi alla destra di Meloni e Salvini e anche della Chiassai nei valori, nelle proposte, nello stile”.
“In questi mesi – ha concluso Bertini – ho lavorato affinché il partito potesse esprimere una candidatura unitaria a questo congresso, ciò non è stato possibile, ma ritengo che spesso dalla competizioni, se fatte in maniera onesta, leale e rispettosa delle regole, vengano fuori le energie migliori. Mi auguro che anche a Montevarchi sia proprio così. Concludo dicendo che sicuramente avrei potuto fare di più e meglio, ma quello che ho fatto l’ho fatto con il cuore e consapevole dei valori che volevo portare avanti”.

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