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La giovane artista Erica Nannucci :” La pittura per me è rinascita. Il mio obiettivo è trasmettere emozioni”

Erica Nannucci, classe 2001 e giovane artista che ha deciso di dedicarsi totalmente alla pittura, vissuta come un’occasione di riscoperta e connessione con la natura. La nascita della sua passione, le incertezze e la decisione di farne il suo ambito di studio: Erica ci racconta il percorso che l’ha portata a diventare una giovane pittrice.

“Il mio amore per l’arte si è manifestato sin da bambina: ho sempre disegnato molto, un po’ per gioco, un po’ per passatempo e poi è diventata una passione. Addirittura per mettermi in punizione i miei genitori mi toglievano i colori. Arrivata la scelta della scuola superiore ero indirizzata verso un percorso artistico, decisione che non convinceva a pieno i miei genitori ma grazie all’incoraggiamento di mio nonno ho seguito la mia indole. Iscrivendomi al liceo artistico mi sono avvicinata alla pittura figurativa: paesaggi, nature morte e corpi. Oggi i miei genitori hanno capito le mie necessità e mi appoggiano, sostenendomi in tutto.”

Seguire le proprie inclinazioni è sempre una scelta coraggiosa da compiere. Confrontarsi non solo con ciò che appassiona ma anche con ciò che il mercato del lavoro richiede, spesso dissuade i giovani dal prendere decisioni in linea con le proprie aspirazioni.

“Giunta alla scelta universitaria mi sono iscritta alla facoltà di diagnostica e materiali per la conservazione e il restauro: un settore laboratoriale che mi avrebbe dato più sbocchi lavorativi ma avrei tradito la mia spinta artistica. Contemporaneamente mi sono iscritta a un corso di pittura con il maestro Maxmilian Ciccone: dopo solo la prima lezione ho avvisato i miei genitori che non avrei continuato l’università. Dopo un anno e mezzo mi sto ancora dedicando alla pittura in modo serio e totale.”

“Ora sono davvero contenta perché riesco a fare ciò che voglio ma soprattutto mi emoziono facendolo. Mi piace svegliarmi all’alba, immergermi nella natura e catturare paesaggi, in questo il nostro territorio mi ha ispirato molto. Io prendo spunto principalmente da pittori dell’800 come Sargent e Repin. Sto facendo su di loro un vero e proprio studio a livello di gestualità e emozione. Ho preso sul serio questa mia passione, indipendentemente dalle possibilità lavorative: nel corso di un anno ho dipinto circa settanta quadri ma soprattutto ho iniziato l’Accademia delle Belle Arti a Firenze, con indirizzo pittura.”

Erica non ha riscontrato solo un appagamento personale ma sta collezionando le sue prime soddisfazioni. A malincuore sa, però, che prima o poi dovrà lasciare il Valdarno in cui le possibilità per una giovane artista sono limitate.

“A settembre mi aspetta una mostra a Pienza con il mio maestro e altre tre artiste. Durerà venti giorni e sono entusiasta di riuscire a partecipare a questa iniziativa: non mi aspettavo un risultato del genere dopo solo un anno. La pittura per me è stata una rinascita e il mio obiettivo è quello di riuscire a trasmettere emozioni attraverso i quadri, ciò che mi dispiacerebbe di più sarebbe lasciare indifferenti. Voglio attivare qualcosa nello spettatore, una sensazione. A malincuore mi sono resa conto che nel nostro territorio non ci sono molti sbocchi per gli artisti, è necessario spostarsi su Firenze dove emergere è sicuramente più difficile ma possibile. L’importante non è concentrarsi troppo sulla meta quanto sul percorso: con la pittura sto conoscendo una crescita non solo formativa ma anche spirituale.

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