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Giovani e politica. Oleg Bartolini capogruppo di fratelli d’Italia a Reggello

Anche questa settimana on line la rubrica “Giovani e Politica” di Valdarno24. Oggi conosciamo il ventenne , Oleg Bartolini attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Reggello.

Quale è la storia del tuo rapporto con la politica e il tuo ruolo attuale?
“Il mio rapporto, direi amore, per la politica nasce alle scuole superiori dallo studio del diritto costituzionale. Da li ho iniziato ad appassionarmi alle istituzioni, alla cosa pubblica, al suo funzionamento e a cercare di capire le decisioni di chi ci governa. Il tutto è poi proseguito e sfociato nella militanza attiva con Azione Universitaria, durante il primo anno di Università, a seguito della quale sono stato eletto rappresentante degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, carica che ricopro tutt’ora. Ed infine la decisione di candidarmi lo scorso ottobre, all’età di 19 anni, alle elezioni amministrative di Reggello tra le fila di Fratelli d’Italia. Oggi ricopro la carica di capogruppo e cerco di portare la voce di quei cittadini giovani e non solo che non si accontentano dell’attuale Amministrazione.”
Quale è stato o è il tuo percorso di studi?
“Dopo aver conseguito il Diploma in Amministrazione, Finanza e Marketing all’Istituto Balducci di Pontassieve, mi sono iscritto, come dicevo prima, al Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza all’Università di Firenze.”
Hai qualche modello a cui ti ispiri?
“Devo essere sincero, non ho modelli a cui mi ispiro. Seguo piuttosto dei principi, perché è un mondo in cui molti fanno politica per interesse personale, sembra una frase fatta ma purtroppo è vero. Io cerco di fare politica a modo mio, avendo però come guida l’interesse di cittadini, la coerenza e la libertà. Principi che secondo me dovrebbero essere la base di chi fa politica.”
Cosa ne pensi del rapporto tra giovani e politica?
“Credo che ad oggi, purtroppo, questo rapporto nella quasi totalità dei casi non esista o comunque sia un rapporto negativo. A mio modo di vedere, i giovani sono lontani anzi direi lontanissimi dalla politica e dalla cosa pubblica, non so se per menefreghismo oppure per l’incapacità delle istituzioni, ad ogni livello, di essere vicine ai ragazzi e di farsi comprendere. Prendo come esempio i miei amici, molti di loro non hanno la minima idea di come funziona un Comune, dell’importanza del Parlamento e neanche su quella che è l’attività di governo. Questo è un problema non indifferente perché quei ragazzi che, ad oggi, non hanno alcun rapporto con la politica sono gli stessi che domani saranno la classe dirigente. Dobbiamo quindi necessariamente riuscire a ricomporre questa frattura che si è creata ed è quello che vorrei riuscire a fare attraverso la mia attività politica.”

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