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“Mutare. Mappe dell’incertezza”. Allo spazio Politeama di Montevarchi una mostra di sette giovani artisti

La mostra Mutare. Mappe dell’Incertezza, che s’inaugurerà il prossimo 9 aprile presso lo Spazio Politeama, è il risultato del lavoro di sette giovani artisti che hanno fatto assieme una residenza presso la stessa sede a Montevarchi. Il curatore è Carles Marco e gli artisti Cristina Materassi, Cristoforo Lippi, Duccio Franceschi, Gianluca Braccini, Giovanni Bonechi, Yunying Zhu e Zoya Shokoohi. Il concept della mostra è veramente di livello alto. Di fronte alla mancanza di certezze, gli artisti più giovani sono impegnati nell’esplorazione e nella costruzione di mappe delle proprie e universali incertezze, guidati da una acuta sensibilità. L’esposizione sottolinea il bisogno di sostenere i canali di espressione della diversità creativa e stimolare la discussione sulla realtà delle menti più aperte, perché è quella che ci porterà verso un futuro possibile.Avvalendosi di differenti mezzi espressivi, gli artisti partecipanti hanno una solida formazione, una tecnica accurata con cui realizzano personalissime immagini poetiche. Le immagini riprendono l’intimità della vita quotidiana, la natura delle relazioni locali, anche con riferimenti alla maledizione della guerra, e alla possibilità di un futuro post umano.

Il Politeama di Montevarchi, luogo che accoglierà l’esposizione, è gestito da MAHmutt, associazione che lo sostiene come spazio indipendente di cultura contemporanea. L’Associazione vuole che l’arte mantenga il suo legame con il sociale, il suo carattere rituale e di condivisione; e nel suo programma cerca l’Artista Plurale, capace di relazionarsi creativamente con altri artisti e il territorio circostante. MAHmutt organizza negli spazi del Politeama incontri con artisti, musicisti, artigiani, scrittori, teatranti ed altri che documenteranno e parleranno del loro lavoro e delle loro esperienze creative ed è per un’arte e una cultura consapevoli ed una funzione etica del lavoro creativo appoggiata nell’esperienza umana. Il progetto culturale di MAHmutt si basa e si forma sull’ accoglienza e sulla valorizzazione di persone, ambiente e cose, d’incontri e di ascolti nel Politeama inteso come Stazione Creativa, cioè un luogo multimediale che alimenta e distribuisce idee e progetti creativi.

 

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