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Operazione anti frode dei Carabinieri. Recuperata e restituita una Alfa Romeo. 4 denunce

Quattro denunce e un’Alfa Romeo recuperata e restituita al legittimo proprietario. Duplice operazione antifrode della Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni, grazie alle indagini dei militari delle stazioni di Cavriglia e Levane. Gli investigatori hanno appurato un modus operandi non comunissimo, ma comunque abbastanza “ricorrente” in questo genere di azioni. I truffatori, infatti, in entrambi i casi, hanno contattato le vittime, manifestando un falso interesse per un annuncio da loro pubblicato. Un vero e proprio capovolgimento di ruoli, tra il truffatore, il sedicente acquirente e il truffato, ovvero il venditore.
Nel primo caso, su cui hanno investigato i Carabinieri della Stazione di Cavriglia, dopo una veloce contrattazione, l’interlocutore della parte offesa, un pregiudicato residente nel bresciano, con alle spalle svariati precedenti di polizia, ha manifestato l’intenzione di acquistare un treno di pneumatici “d’occasione”, confermando che avrebbe effettuato un pagamento con bonifico, e facendosi dare le coordinate bancarie. Adducendo poi come scusa alcune difficoltà nell’eseguire il pagamento elettronico, ha ricontattato il venditore, un giovane cavrigliese e, con una efficace parlantina ed approfittando della buona fede, col pretesto di effettuare alcune prove, l’ha convinto ad accreditare su delle carte POSTEPAY intestate al truffatore e ad una complice 495 euro, facendo successivamente perdere le proprie tracce. A quel punto il valdarnese, dopo aver capito di essere stato raggirato, si è rivolto ai Carabinieri, che dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, hanno ricostruito la vicenda. L’uomo e la sua complice, entrambi residenti nel bresciano, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, per truffa aggravata.
Analogo esito ha avuto un’altra indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Levane. La parte offesa aveva deciso di mettere in vendita la propria autovettura usata, utilizzando la bacheca annunci di una piattaforma commerciale di un noto social network. A presentarsi alla porta due soggetti, un uomo e una donna, entrambi residenti ad Arezzo, già noti ed apparentemente intenzionati ad acquistare il veicolo, un’Alfa Romeo 159. Anche in questo caso è stata tradita la buona fede del venditore, indotto a consegnare l’autovettura prima di ricevere materialmente il denaro concordato: 4.000 euro, che non sono mai pervenuti sul conto corrente. Una volta ricevuta la denuncia, i Carabinieri della Stazione di Levane sono riusciti, nel giro di pochi giorni, a ricostruire l’accaduto ed a localizzare l’autovettura di cui i malfattori si erano illecitamente impossessati, ottenendo anche la restituzione della vettura Per i due, invece, è arrivata inevitabilmente la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, sempre per truffa aggravata.

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