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Serristori. Fratelli d’Italia: “Ma quale pronto soccorso? Sarà poco più che un ambulatorio!”

Il futuro pronto soccorso dell’ospedale Serristori di Figline sarà poco più che un ambulatorio”. Sono critici i rappresentanti di Fratelli d’Italia del Valdarno fiorentino a poche ore dall’incontro che si è tenuto stamani all’interno del presidio figlinese, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e del direttore generale della Asl Toscana Centro Paolo Morello. “Senza alcun imbarazzo politico si racconta ai cittadini che il nostro nosocomio sarà dotato entro l’estate di un pronto Soccorso per urgenze minori. Non esiste da nessuna parte questa definizione. Giani e Mugnai, come confermato dal Direttore della ASL Toscana Centro Morello, fanno riferimento ad un punto di primo soccorso, ovvero a poco più di un ambulatorio assolutamente inadeguato per un Comune esteso come il nostro e che rischia perfino di risultare pericoloso per chi deve davvero raggiunge un Ps – hanno detto Enrico Venturi, Valentina Trambusti e Giorgia Arcamone – Apprendiamo, dunque, che il Pd, invece che risolvere i problemi che esso stesso ha creato, preferisce continuare a prendere politicamente in giro i cittadini giocando addirittura con le parole e pensando che questi siano incapaci di comprendere questa beffa politica”.
“Dopo quasi due anni di chiusura del pronto soccorso apprendiamo, in sintesi, che il declassamento a primo soccorso è sempre stata la soluzione sul tavolo individuata dal Partito Democratico, attesa già dall’estate 2021 quando l’assessore Bezzini ne annunció l’apertura per settembre e che peraltro, ad un anno di distanza, adesso non è più neanche prevista nella nuova normativa di classificazione ospedaliera – hanno aggiunto – Emerge, infine, tutta la propaganda elettorale dei capigruppo di maggioranza, che firmarono la petizione pro Serristori promossa da alcune associazioni del territorio, che chiedeva espressamente di dire no al Pps e la “farsa politica” dell’approvazione in consiglio comunale di una mobilitazione pubblica per un ospedale di base con pronto soccorso. Ci chiediamo in conclusione se questa amministrazione sia in grado di tenere il passo degli sviluppi della sanità territoriale e sappia cosa chiedere ai tavoli in Regione. Viste le ultime uscite pare proprio di no”.

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