È stato un giovedì santo amaro per la Sangiovannese, che nel turno infrasettimanale di campionato ha perso una partita incredibile, sbagliando un calcio di rigore, creando almeno 3-4 palle gol clamorose ma non riuscendo a portare via punti dallo Stefano Lotti. A vincere Infatti è stato il Poggibonsi. Il massimo risultato con il minimo sforzo. Il primo tempo della Sangio è stato tra i migliori della stagione, se consideriamo anche la forza dell’avversario. Al 6° Akammadu ha una palla clamorosa per portare la sua squadra in vantaggio. Complice un macroscopico errore della difesa giallorossa si presenta a tu per tu con Pacini, ma si fa ribattere il tiro dall’estremo difensore dei valdelsani, che salva in angolo. Al 12° il Poggibonsi cerca la rete con Motti, la cui conclusione termina fuori di poco. La partita è interessante, con gli azzurri che ribattono colpo su colpo. Al 22° ancora Akammadu sfiora il vantaggio, con un gran diagonale che impegna severamente Pacini. Cinque minuti dopo la più ghiotta occasione per i valdarnesi. Fallo di mano in area dei locali e il direttore di gara assegna il calcio di rigore per la Sangiovannese. Ma Polo, dal dischetto, prende la trasversa. Da mangiarsi le mani. Dopo un tiro velenoso di Poggesi che impegna Cipriani alla mezzora, al 37° la squadra di Firicano colleziona un’altra palla goal, con Bellini che si presenta davanti al portiere avversario, che ancora una volta è bravo ad evitare il capitombolo. Il tempo si chiude con un intervento di Cipriani di Poggesi, e con una Sangiovannese in grande spolvero.
Nella ripresa al 16° è Polo, con una conclusione dal limite, che fa tremare le mani a Pacini, il migliore in campo dei suoi. I valdarnesi meriterebbero decisamente il vantaggio. Ma il calcio, si sa, è materia imponderabile e soprattutto non è il pugilato, nel quale si vince ai punti. Così, al 26°, i padroni di casa passano in vantaggio. E’ Regoli che viene servito dopo una palla persa a centrocampo, si invola e batte a rete, portando il Poggibonsi sull’1-0. Una vera e propria beffa. Il Marzocco non ci sta e al 32° è ancora Bellini a creare pericoli, ma Pacini ci mette ancora una pezza. Una gara stregata. E per salvarsi ci sarà ancora da lottare.