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Fimer. Siamo ancora ad un niente di fatto. La proprietà chiede altri 60 giorni di tempo

Si complica maledettamente la vicenda Fimer. Nel corso dell’incontro di questa mattina, organizzato dal Mise, alla presenza dei sindacati, del Comune di Terranuova e della Regione Toscana, la proprietà ha chiesto ulteriori sessanta giorni di tempo per decidere a chi concedere l’esclusiva per trattare la cessione. Una decisione che ha sconcertato le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Di tempo, infatti, non ce n’è più e a fine mese scadrà la procedura concorsuale. Ad oggi ci sono tre offerte più una manifestazione d’interesse. La proprietà chiederà al Tribunale di Arezzo una proroga per analizzarle nel dettaglio. Intanto la situazione rischia di sfuggire di mano. “Il rischio è che chi decide di investire, tra due mesi si trovi di fronte una realtà completamente diversa – hanno detto i sindacati – Molte professionalità stanno già uscendo e il ciclo produttivo sta rallentando. Poi non è detto che il Tribunale conceda la proroga. Adesso ripartirà una stagione di lotta”. Gli esiti dell’incontro sono stati illustrati ai lavoratori nel corso di un’assemblea davanti ai cancelli della fabbrica. Per niente soddisfatto il sindaco Sergio Chienni. “Ci sono cambi di rotta improvvisi. E’ una situazione insostenibile – ha detto – . Era stato preso l’impegno che entro Pasqua sarebbe stato annunciato il nome dell’acquirente con cui avviare la trattativa, ma non è stato rispettato. A questo punto abbiamo richiesto, come istituzioni, Regione e Comune, di poter chiamare al tavolo i due fondi interessati che stamani sono stati citati. Bisogna alzare il livello di attenzione”.

Ai nostri microfoni il sindaco di Terranuova Sergio Chienni, Ilaria Paoletti della Fim Cisl, Alessandro Tracchi, segretario della Cgil di Arezzo e David Materazzi della Uil Uilm.

 

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