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Il caffè della domenica con…Luisella Sordini: “canto con amore!”

“Non ho memoria di quando tutto è incominciato e quindi di aver vissuto senza musica. A 3 anni prendevo il manico della scopa e cantavo le canzoni di Mina, ma non solo quelle…”

Chi parla così è Luisella Sordini, brava e bella cantante fiorentina che da tempo ha scelto il Valdarno come sua residenza. Ogni sera la possiamo ammirare nelle vesti di opinionista ed esperta nella trasmissione “The coach”, in onda su Italia 7 Gold e, per chi lo desidera, in una delle sue tante serate live.

“Il caffè, per me normale, magari un po’ più alto, grazie!”

Luisella è un nome che in campo musicale mi riporta ad una cantante degli anni 60 (quella di andiamo a mietere il grano per intenderci, canzone non proprio epocale) e alla Berrino, storica speaker radiofonica della più bella Radio Montecarlo di ogni tempo…

“All’inizio, credimi, ho fatto fatica ad accettare il mio nome di battesimo, lo trovavo un po’ antico ed i tuoi esempi lo confermano. Poi piano piano…ti ci abitui ed eccomi spavaldamente “Luisella”, il il nome e basta…”

Parlavamo degli inizi…

“Come dicevo, non riesco a fissare una data o un momento preciso. Cantavo, prendevo lezioni, suonavo il pianoforte. I miei, di origini umbre, a dire il vero non hanno mai avuto grandi velleità artistiche ma in casa c’era uno zio che era appassionato di musica in maniera straordinaria…tutta la musica. E da ragazzina adoravo Eros Ramazzotti, forse era una “cottarella” che andava al di là delle canzoni stesse…”

Mi dicevi di non amare le definizioni di genere e le etichette. Luisella cantante allora?

“No e volutamente. Ho fatto migliaia di serate incominciando all’età di 16 anni. E attraversando molti generi, gruppi rock, solista, duetti. Penso che per ciò che ho fatto e per come si è sviluppato il mio percorso il tempo delle definizioni sia oramai alle spalle. Ho fatto un lavoro dove sono stata essenzialmente scelta, fare oggi l’opinionista a “The coach” è stata come una inversione, un rovesciamento delle parti. Anche se non amo molto giudicare gli altri.”

Il successo, quello con la “S” maiuscola significa fama e conoscenza da parte del grande pubblico. Poi ci sono tanti artisti molto bravi e con un raggio di azione più limitato…

“Ti dico subito che sono soddisfatta di ciò che sono riuscita a fare, cominciando dal mio ruolo di insegnante di canto. Il successo, il grande successo è frutto della determinazione, della capacità certo, ma anche di momenti da prendere al volo. Senza dimenticarsi delle scelte di vita che a volte si sovrappongono proprio nell’istante decisivo della tua carriera.”

Hai visto certamente l’amico Walter Sterbini e la sua straordinaria partecipazione a “The voice senior”…

“Fantastico. Lo sai che faremo qualcosa insieme in estate? Le più belle canzoni italiane, duetti, verrà fuori una cosa bella. Una persona straordinaria, umile e dotata di una voce modernissima che riesce ad emozionare. Non sono complimenti gratuiti…”

La voce che cambia con il trascorrere degli anni, un incubo per ogni cantante?

“Allenarsi, esercitare conta molto. Chi è stato a lungo fermo si vede…Ti faccio due nomi importanti: se oggi ascolti Mina, la mia adorata Mina, purtroppo senti un altro timbro di voce. Se ascolti Orietta Berti ti accorgi che non è cambiato nulla di un grammo. Ed è tutto spiegabilissimo.”

Vissi d’arte, vissi d’amore” canta la Tosca nella celebre opera pucciniana. E per te l’amore cosa rappresenta?

“Motocentrico nella mia vita. Devo sentire battere il cuore, emozionarmi sempre. Come puoi vivere senza emozioni? Le persone, le cose non possono mai lasciarti indifferenti, mai. O nel bene o nel male…ma qualcosa senti per forza.”

Buona la prima per te in genere o tempo al tempo?

“La prima impressione è in gran parte decisiva. Io poi sono abituata a dover prendere le decisioni rapidamente e quindi sono allenata da questo punto di vista. Non dico che ci azzecco sempre ma spesso si…”

Un compagno di lavoro meglio declinato al maschile o al femminile?

“Meglio bravo ed intelligente, se possibile. Poi è la stessa cosa e per quel che mi riguarda vorrei sfatare il luogo comune che nelle donne una maggiore competitività porta a rapporti più difficili e complessi.”

Valdarnese per scelta, sentimento o necessità?

“Un po’ per tutte le cose che hai elencato. Via dalla città era un desiderio, ed io vivo bene in una casa che sembra uno zoo piena di cani, gatti, persino un bel pappagallo e con la figlia India, il mio grande amore. Si, proprio vero, ed il nome lo scelsi guardando una vecchia serie televisiva…una ragazza si chiamava così e mi piacque.”

Spesso un artista rivela una doppia personalità, forte e sicura sulla scena, fragile nella vita con i dubbi e le incertezze. Vale anche nel tuo caso?

“In parte si, sicuramente. Ma anche sulla scena posso sdoppiarmi. Da una parte il canto è una forma di protezione ed una cosa diretta per scaricare le tue emozioni, mentre a volte sempre sul palco arriva anche la parte egocentrica, dove mi sento forte e in cima al mondo. Per poi tornare me stessa e magari temere, oggi come ieri, i giudizi di chi mi ascolta…sempre.”

La felicità dura pochi istanti. La serenità è una ricerca più realizzabile. Domanda molto “marzulliana”. Te quanto sei felice?

“Lo sono a tratti e come gran parte della gente. Non ho smesso, diciamo, di inseguire la felicità…e questo già conta abbastanza.”

Luisella, quale canzone dedichiamo agli amici del caffè della domenica?

“Una vecchia canzone soul “A change is gonna come” di Sam Cooke. Come fonte di ispirazione per tutti. Non mollare mai!”

Hanno già preso il caffè con Leonardo

Gianni De Magistris
Ombretta Piccioli
Dino Zoff
Donatella Alamprese
Enzo Brogi
Anna Bischi Graziani
Giancarlo Brocci
Claudio Onofri
Silvia Chiassai Martini
Filippo Boni
Daniele Bennati

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