Il 30 maggio prenderà il via il progetto ‘educativa di strada’ presentato stamani a San Giovanni. Obiettivo: contrastare il disagio dei giovani. Il cuore del progetto è rappresentato da educatori di strada che dal lunedì al venerdì incontreranno i ragazzi nei luoghi di ritrovo. Il progetto coinvolge tutti i comuni del Valdarno Aretino e si svilupperà soprattutto nei centri sede di istituti scolastici superiori, San Giovanni e Montevarchi. Si partirà con una mappatura che coinvolgerà tutti i comuni. Attraverso un questionario di indagine sugli stili di vita di adolescenti e giovani, gli operatori saranno in grado di rilevare bisogni, necessità, opportunità e problematiche specifiche nel territorio di competenza. Dopo aver instaurato una relazione con i gruppi di ragazzi, l’obiettivo successivo sarà quello di realizzare insieme attività educative, eventi e iniziative rivolti ai coetanei e alla comunità in generale. Primo step il 30 maggio, quando al centro di geotecnologie di San Giovanni Coop 21 organizzerà un corso per operatori di strada. 30 ore di lezioni in affiancamento alle équipe già operative sul territorio, finanziate dalla conferenza zonale dei sindaci e quindi gratuite per i partecipanti. Hanno come obiettivo la formazione e la selezione di operatori da impiegare nel servizio di educativa di strada e di fornire nuove skills ad attori della comunità locale impegnati in attività sociali a contatto con il target giovanile. I giovani hanno subito più di tutti l’impatto della pandemia. Le molte ricerche sul tema confermano, con dati preoccupanti, un mondo giovanile in difficoltà dove i problemi relazionali sono tra le cause più importanti cui agganciare le diverse criticità.

La conferenza stampa di questa mattina