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“Applicare la tariffa puntuale a San Giovanni”. La proposta del Movimento 5 Stelle. Apertura della maggioranza

“Abbiamo proposto alla maggioranza di lavorare insieme per l’introduzione della tariffazione puntuale a San Giovanni”. Lo ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Tommaso Pierazzi, che presenterà una mozione in commissione per avviare una discussione con tutte le forze politiche. L’annuncio è arrivato ieri, in consiglio comunale, dove l’esponente dei pentastellati ha chiesto alla giunta e a tutti consiglieri di iniziare un percorso condiviso per licenziare un documento che impegni l’amministrazione sangiovannese a chiedere all’ente gestore di avviare anche a San Giovanni l’applicazione della tariffazione puntuale. “Apprezziamo l’apertura fatta dal capogruppo di maggioranza, Alberto Marziali e dallo stesso sindaco Valentina Vadi ad accettare questa proposta – ha detto Pierazzi – Abbiamo già predisposto un documento che faremo protocollare in questi giorni per portarlo successivamente nella commissione competente ai fini della discussione, che coinvolgerà anche l’assessore all’ambiente Laura Ermini”.
L’iniziativa dei 5 Stelle si è inserita nell’ambito della discussione sulla modifica del regolamento per la disciplina dell’Imu e della Tari per la parte relativa all’applicazione del tributo Tari per l’anno 2022. “E il problema emerso – ha spiegato il capogruppo pentastellato – è sempre il solito, ovvero l’impossibilità ad applicare la tariffazione puntuale, dimenticandosi il principio che chi produce meno rifiuti paga di meno. Principio sempre più determinante dopo che Arera ha cambiato i pesi sulla composizione della tariffa sui rifiuti, rendendo la parte variabile più consistente nel determinare l’elaborazione della tariffa stessa. Ma poiché il comune di San Giovanni Valdarno, come nel resto di tutto l’Ato Toscana Sud, non potrà calcolare con esattezza la parte variabile – ha proseguito Pierazzi – avremo cittadini virtuosi e attenti nel riciclare che pagheranno quanto quelli che ne produrranno il doppio o il triplo di loro. Il sistema vigente in Ato Sud e gestito da Sei Toscana è fallimentare sotto tutti i punti di vista. Primo perché non permette ai cittadini di pagare in base a quanto producono, secondo perché non permette di far decollare la raccolta differenziata. Finché i cassonetti non saranno capaci di controllare qualitativamente e misurare il rifiuto conferito, il sistema non potrà che essere fallimentare”.
Il movimento 5 Stelle continua a ritenere il “porta a porta” l’unico sistema efficace in tema di economia circolare. “Ma sapendo che nel nostro territorio, ad oggi, esiste tutt’altro metodo, riteniamo l’apertura della giunta sangiovannese un’importante passo da dove partire”, ha concluso Tommaso Pierazzi.

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