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L’avvocato Paterniti scrive a John Elkann. “Intitolate a Brilli Peri una curva del Circuito del Mugello”

Ha preso “carta e penna” e ha scritto una lettera a John Elkann, amministratore delegato della Exor, la holding di investimento controllata dalla famiglia Agnelli e proprietario della Ferrari. E’ della Casa di Maranello, infatti, il circuito internazionale del Mugello, che l’avvocato montevarchino Leonardo Paterniti, da tempo, vuole legare, in parte, a Gastone Brilli Peri. Paterniti, assieme all’associazione Memoria Rossoblu, si è posto l’obiettivo di riportare all’attenzione dei contemporanei e degli sportivi dell’automobilismo la figura del “Conte”, nato a Firenze il 24 marzo 1893 , ma montevarchino d’adozione. E tra le idee, c’è quella di fargli intitolare una delle curve dell’Autodromo di Scarperia dove, tra l’altro, Brilli Peri ha gareggiato. In questi mesi sono partite lettere al sindaco della cittadina del Mugello, che ha appoggiato in pieno la proposta di Paterniti, al presidente della Regione Eugenio Giani e al presidente dell’Aci di Firenze. “Ma la decisione – ha detto l’avvocato – spetterà solo e soltanto alla Ferrari, che è proprietaria del circuito”.
Da qui l’idea di scrivere direttamente a Elkann. “Gastone Brilli Peri – si legge nella lettera inviata al Ceo di Exor – ha vinto su tutti i circuiti più famosi dell’epoca. Al Mugello ha riportato le sue vittorie più care perchè era il circuito di casa e l’intestazione di una curva sarebbe il giusto riconoscimento che il campione si merita. I suoi compagni con i quali tante volte ha combattuto, sofferto e vinto, furono Emilio Materassi e Clemente Biondetti. Ad entrambi è stata intestata una curva al Circuito del Mugello e voglio pensare che a loro farebbe piacere condividere con Gastone questo privilegio”. Il “Conte”, tra l’altro, aiutò economicamente la famiglia Materassi dopo l’incidente che il pilota ebbe il 9 settembre 1928 al Circuito di Monza. La sua auto piombò tra la folla ad una velocità di 200 km/h. Oltre a lui, morirono 22 persone.
“Brilli Peri era anche amico di Enzo Ferrari – ha scritto Paterniti nella lettera inviata ad Elkann – Le sue gesta e le sue vittorie, i suoi sentimenti di amicizia e generosità erano noti a tutti e sono stati ricordati in vari libri. . Il grande cantante Lucio Dalla lo rammenta nella sua celebre canzone “Nuvolari”, insieme ai piloti che hanno fatto la storia delle 1000 Miglia. Inoltre – ha aggiunto l’avvocato montevarchino – Una gigantografia lo ritrae al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino Avvocato Giovanni Agnelli. Gastone Brilli Peri – ha aggiunto – merita di più di quello che è stato fatto fino ad ora e il suo nome su una curva del circuito internazionale del Mugello, affiancherebbe i nomi dei campioni e degli amici di sempre come Emilio Materassi e Clemente Biondetti e rappresenterebbe il giusto riconoscimento che l’automobilismo e l’Italia, devono a questo grande campione. Mi farebbe piacere pensare che i commentatori delle televisioni di tutto il mondo, in occasione del Gran Premio del Mugello, evocassero la “Curva Brilli Peri” e lo ricordassero come colui che conquistò il primo campionato della storia dell’automobilismo, vinto dall’Italia, dall’Alfa Romeo e da Gastone Brilli Peri. Vorrei tanto che questa iniziativa venisse da Lei condivisa ed accolta”, ha concluso Leonardo Paterniti nella lettera a John Elkann. Gastone, figlio del Conte Alessandro Brilli Peri e della Marchesa Elisa Alli Maccarani, ha gareggiato e ha vinto i colori dell’Aquila 1902 Montevarchi, città dove la famiglia aveva vaste proprietà terriere.

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