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Il caffè della domenica. Sapore di mare: Roberto Santini ed il Bagno “Piero” al Forte

Penso al mare sempre “ruggente” della Versilia, la spiaggia lunghissima e, sullo sfondo, le cime marmoree delle Apuane. E le ville in pineta, le grandi famiglie che qui ancora soggiornano in estate, una ricchezza mai troppo ostentata, prima almeno di qualche passaggio a vuoto figlio dei tempi moderni. Roberto Santini ,58 anni è lo storico titolare del Bagno “Piero” a Forte dei Marmi: rimane fedele a quella sobrietà che è il tratto distintivo di famiglia da 90 anni…ad oggi.

“Quando i nonni iniziarono nel 1933 qui a sud del Forte non arrivava nemmeno la strada. I “balneari” erano gli ultimi o giù di lì nella scala sociale, in gran parte ex marinai che prendevano un pezzo di spiaggia per offrire una maggior tranquillità e riservatezza ai “signori” delle ville. E loro stessi spesso si occupavano della custodia e dei servizi nelle case. Una vita fatta di lavoro e di poche soddisfazioni…pensa solo che da ragazzo chiedevo alla nonna quali posti avesse visto e lei rispondeva sempre: “in viaggio di nozze sono andata a Firenze..” Ed i nomi che i marinai mettevano ai loro figli a seconda da dove provenivano; in casa abbiamo avuto Siria, Dardanella…”

La svolta imprenditoriale arriva con babbo Gianpiero, capitano di Marina di lungo corso…

“Ebbe l’opportunità di girare parecchio e conoscere realtà turistiche ben più evolute della nostra. Classe 1928, quando si fermò al Forte costruì per primo la piscina, rivoluzionando per tanti aspetti il modo di intendere il “bagno” e la stessa ospitalità…”

Il bel mondo è passato da qui…

“Fin dai primi anni. Famiglie storiche toscane e non: gli Orlando, i Borromeo, i Corsini, gli Agnelli che, un tempo, vestivano alla marinara per davvero. Davanti alla villa il vecchio senatore aveva fatto costruire il sottopasso che attraversava la strada litoranea arrivando direttamente al mare. Per motivi certo di “privacy”, ma anche perché era rimasto molto turbato dalla tragica morte del figlio con l’idrovolante di Ferrarin al porto di Genova. Io ho trascorso la mia infanzia con Duccio Corsini, in Valdarno lo conoscete bene, e con Giovannino Agnelli. Li osservavo in una posizione un po’ defilata forse, ma ho condiviso insieme tante e tante belle giornate. E mi hanno regalato parecchio e, ovviamente, non parlo di beni materiali…”

Da “Piero” tutto pare abbia un anima: le cabine, i pattini, i terrazzini. Nessun effetto speciale anche se bisogna pur sempre coniugare tradizione e modernità.

“Mai avere una posizione di rendita. Ogni giorno può riservarti sorprese e novità e quindi lavorare e migliorarsi. Sempre.”

Quante sono le persone occupate?

“A parte quelle a tempo indeterminato, abbiamo inevitabilmente molto personale “stagionale” che da noi significa due tipologie di contratto e cioè dai 7 agli 8 mesi e dai 3-4. In questa ultima fascia vengono occupati prevalentemente giovani studenti provenienti non necessariamente dagli istituti alberghieri o turistici. Un ragazzo impegnato in studi umanistici può essere per certi versi migliore a svolgere determinati compiti. Vorrei dire anche che a Forte dei Marmi si può giocare 300 giorni l’anno al tennis all’aperto e che quindi andrebbe rivisto il concetto di stagione o di stagionalità pura. Perché non fruire dei servizi in riva al mare per un periodo più lungo? Fra l’altro il dopo covid offre nuove opportunità da questo punto di vista…”

Roberto, la nuova stagione immagino sia cominciata al meglio…

“Noi abbiamo una clientela fidelizzata da anni e composta almeno per l’ottanta per cento da “italiani”. Pochi stranieri, anche russi ed ucraini e forse perché…mai li ho inseguiti per davvero, neanche nei cosiddetti anni del “boom”. Si continua da noi a respirare un aria prevalentemente familiare.”

La famiglia Moratti, altra presenza fissa…

“Da circa 40 anni. Il padre Angelo, il presidente della grande Inter, era molto legato a Viareggio possedendo una villa bellissima vicino al Principe di Piemonte. Poi, dopo alcuni anni, il dottor Massimo, la moglie Milly e tutti quanti si sono rinnamorati della nostra Versilia.”

Roberto parla del suo “bagno con passione e trasporto. Un identificazione forte e la convinzione del valore e della responsabilità del proprio lavoro. In questi giorni si è parlato molto dei balneari e del nuovo piano governativo relativo alle concessioni…

“Ho da sempre una mia idea, a volte un po’ in controtendenza con altri. Eliminiamo gli estremi, e dico allora come sia giusto e persino doveroso “rinnovare” dove esista veramente la valorizzazione del bene e laddove ci siano i presupposti migliori. Ma è difficile non avere un giudizio negativo in caso di noncuranza e, soprattutto, per ciò che riguarda le subconcessioni. Cioè prendi magari a 10 e ridai a 50. Qui bisogna controllare ed essere severi, poi in generale ovvio che non si può e non si deve prescindere dal sacrificio fatto da tanti colleghi in questi anni e dalle loro famiglie.”

Al Bagno Piero poco o nulla è concesso, passami il termine, ad un certo “briatorismo” ed a un modo di intendere la spiaggia e la vacanza stessa…

“Ho avuto una polemica non bella qualche anno fa. Loro hanno uno stile diverso dal mio in maniera legittima per altro. Io amo definirmi “bagnino”, al quale i genitori affidano i figli e chiedono le cose del vivere quotidiano. Poi, ripeto, ognuno investe su un proprio modello.”

Roberto, la Versilia e il Forte cosa rappresentano ancora oggi?

“Un territorio unico. L’altro giorno sono salito con cari amici sulle Apuane e da lassù ho visto ancora una volta il mare ed un panorama fantastico. Ma la Versilia spesso continua a nascondersi e la sua bellezza la devi andare a cercare. Se hai amore e sensibilità la trovi e non c’è bisogno di alcuna ricchezza materiale, anzi.”

Hanno già preso il caffè con Leonardo:

Gianni De Magistris
Ombretta Piccioli
Dino Zoff
Donatella Alamprese
Enzo Brogi
Anna Bischi Graziani
Giancarlo Brocci
Claudio Onofri
Silvia Chiassai Martini
Filippo Boni
Daniele Bennati
Luisella Sordini
Tito Barbini
Riccardo Magrini
Vito Nigro del Dynamo Camp
Fulvio Collovati

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