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A San Giovanni comunità energetiche e di autoconsumo collettivo. La proposta dei 5 Stelle

Creare a San Giovanni comunità energetiche e di autoconsumo collettivo. La proposta è del Movimento 5 Stelle e parte da una direttiva europea, che l’Italia è stata tra le primissime nazioni ad aver recepito. Rende possibile la condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili tra più cittadini. I consumatori di energia elettrica potranno quindi associarsi per realizzare configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche. Il capogruppo Tommaso Pierazzi ha deciso di presentare una mozione in consiglio comunale, per promuovere anche nel territorio sangiovannese questa forma sinergica, stimolando l’amministrazione a predisporre anche un apposito sportello o un centro informazioni.
”Si tratta di una possibilità che non esisteva fino ad ora, poiché sussisteva un limite normativo ben preciso – ha spiegato Pierazzi – L’energia prodotta da un impianto alimentato da fonte rinnovabile doveva essere autoconsumata al massimo dall’utente presso il quale l’impianto era installato. Adesso questa nuova possibilità, che rivoluziona il sistema energetico del nostro paese. Privati cittadini, attività produttive ed enti pubblici potranno costituire comunità e usufruire dei vantaggi connessi. È tempo, dunque, di iniziare a promuoverle sui territori”. La mozione del Movimento 5 Stelle punta quindi a coinvolgere i sangiovannesi in questo nuovo percorso condiviso invitando, allo stesso tempo, le istituzioni locali a predisporre appositi sportelli informativi”.
In base ad una ricerca curata dal Sole 24 Ore, in Italia si contano, ad oggi, 26 comunità attive, tutte basate su impianti fotovoltaici con potenza media di 40 kW. Allo stesso tempo, il Gse ha finora ricevuto 37 istanze di accesso agli incentivi, di cui 13 comunità rinnovabili e 24 gruppi di autoconsumatori. Più di metà delle istanze arrivano da Lombardia, Piemonte e Veneto. “Questo interessante modello di sviluppo sostenibile – ha continuato Pierazzi – è sostenuto dal Pnnr con 2,2 miliardi di euro di incentivi. Ma ancora tutto è fermo, nonostante il cronoprogramma preveda una spesa di 100 milioni per il 2023, in quanto si attende la pubblicazione dei provvedimenti attuativi”. In questo lasso di tempo è comunque già possibile costituire e gestire comunità energetiche rinnovabili. In questo caso i soggetti, non solo persone fisiche, ma anche enti e imprese, devono essere tutti collegati alla stessa cabina di trasformazione dell’energia di media/bassa tensione. L’autoconsumo collettivo può essere invece attivato da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio.

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