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Guerra in Ucraina. Il Pd di San Giovanni in dissenso con la linea di Letta, “pro armi e bellicista”

Il 2 maggio scorso a San Giovanni si è tenuta l’assemblea dell’Unione comunale del Partito Democratico, nel corso della quale si è discusso del conflitto russo-ucraino e della posizione che il Pd dovrebbe assumere in proposito. E’ emersa una opposizione rispetto alle affermazioni espresse finora dalla Segreteria e dal Segretario nazionale, sia nei modi che nel merito. Un dissenso vero e proprio.
“Passato il momento di emergenza – ha spiegato il Pd sangiovannese – ci dispiace e ci allarma constatare che l’assemblea nazionale non sia stata convocata in merito al conflitto, in modo da poter sintetizzare una posizione che tenesse conto delle opinioni di quanti più iscritti sul territorio nazionale. La linea finora tenuta dal partito, pro-armi e bellicista, è in toto scaturita dalla segreteria nazionale (soprattutto nelle affermazioni del segretario Enrico Letta e della delegata agli esteri Lia Quartapelle), senza che la base del partito potesse esprimersi in merito. Per quanto nell’immediata urgenza quello di prendere decisioni sia un diritto e un dovere del segretario – ha aggiunto l’Unione comunale – passato lo shock dei primi giorni e entrando in una situazione di guerra che, purtroppo, persevera, è altrettanto diritto e dovere del segretario e della segreteria convocare gli organi di rappresentanza, per definire una linea che rappresenti davvero tutto il partito o almeno la maggior parte”.  Per il Pd di San Giovanni l’obiettivo verso cui deve lavorare il partito è la pace, al di sopra di ogni altra cosa. “In particolare – ha spiegato il segretario Andrea Romoli a nome dell’assemblea – riteniamo che l’invio di armi da parte del nostro paese all’esercito ucraino sia un gesto sbagliato, che non persegue il raggiungimento di condizioni per una pace, ma solo l’esacerbarsi del conflitto. L’appiattimento, di cui abbiamo felicemente accolto la recente smentita da parte del segretario Letta, sulle posizioni statunitensi, chiaramente volte a far continuare ed ingrandire il conflitto, è stato ritenuto dannoso e pericoloso per gli interessi italiani ed europei”.
Da San Giovanni è poi partito un appello; quello di convocare, quanto prima, le assemblee e le direzioni e all’interno di queste discutere la linea del partito da tenere. L’assemblea dell’Unione comunale sangiovannese, su questo, ha le idee molto chiare: Il Pd dovrebbe spingere il governo a promuovere una Conferenza della Pace, con l’Unione Europea  garante, sfruttando la propria forza politica, ideologica e commerciale per portare ai tavoli dei colloqui le parti in guerra.
“Tutto questo perché riteniamo che la pace si debba costruire non su una parola vuota, ma con un vero senso compiuto, anche per le scelte future su materie come quelle ambientali, che questa guerra ha messo ancor più in difficoltà. Una tematica che sentiamo e dobbiamo ancor di più sviluppare con attenzione e determinazione – ha concluso il Partito Democratico di San Giovanni – Riteniamo quindi che la transizione ecologia debba essere il faro del nostro domani e chiediamo quindi al nostro governo di accelerare in tale direzione. Infine, in questi giorni che sono diventati ormai mesi di guerra, non possiamo fare a meno di rifarci alle parole del nostro compianto presidente del parlamento Europe David Sassoli scomparso pochi mesi fa. Europeista convinto, affermava che:” l’Europa ci può aiutare a stare meglio al mondo” Ci sentiamo di chiedere all’Unione di tornare a trasmettere quei valori che portarono a costruire l’Europa che tutti noi vorremmo ma che oggi manca”.

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