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Ecco il progetto di riqualificazione di viale Gramsci a San Giovanni

Nei giorni scorsi, alla scuola media Masaccio, è stato presentato il progetto di riqualificazione di viale Gramsci, una delle arterie più complesse e importanti di San Giovanni. L’amministrazione ha illustrato lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali e la riqualificazione delle aree di sosta e del manto stradale. Non sono mancati, ovviamente, momenti di confronto con i cittadini intervenuti. Parliamo di un investimento di circa un milione di euro, che rientra nell’ambito delle opere legate alla convezione attuativa firmata con Rfi per il passaggio delle terre della Tav.
“Siamo davanti a un’opportunità unica per la riqualificazione di viale Gramsci – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini – un progetto che prevede un investimento importante che mai è stato fatto su questa strada e che prova a immaginare come potrà essere nei prossimi 5, 10 o 15 anni. Questa strada era nata come area periferica della città ma, a seguito dell’espansione di San Giovanni, è ormai a tutti gli effetti inserita all’interno del tessuto urbanizzato. Abbiamo pensato fosse opportuno riqualificare il tratto e valorizzarne la sua funzione di collegamento tra aree molto importanti. Per questo è stato essenziale il confronto con i cittadini, per capire e condividere quali devono essere gli obiettivi dell’intervento. Le loro osservazioni e le loro idee hanno portato spunti di riflessione importanti affinché si possa arrivare al piano migliore per il quartiere e per la città”.
Obiettivi fondamentali inseriti nel progetto che è stato presentato alla cittadinanza sono il rifacimento del manto stradale, la messa in sicurezza dei marciapiedi, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’inserimento nella rete delle piste ciclabili. Non ci saranno invece modifiche alla viabilità. Saranno individuati nuovi spazi “di qualità” per le persone  slegati alla circolazione della auto. Consentiranno di recuperare il rapporto con le aree pubbliche e commerciali adiacenti. Azioni progettuali sinergiche che possano soddisfare l’interazione fra mobilità dolce (percorsi pedonali e ciclabili), mobilità meccanizzata (traffico veicolare e aree di sosta) di concerto con il trasporto pubblico, compreso quello scolastico.
“Nella nostra visione – ha continuato Pellegrini – c’è un viale urbano che sia comodo da frequentare in auto ma sicuro da vivere a piedi o in bicicletta. Vorremmo armonizzare i caratteri della strada con quelli della zona che attraversa e migliorare gli spazi pavimentati destinati alla mobilità lenta attraverso percorsi protetti e ben distinti e soluzioni specifiche di arredo per alcuni slarghi e luoghi considerati punti di riferimento dello spazio collettivo”.
Durante l’incontro è emerso che la questione maggiormente sentita dalla cittadinanza è relativa alla velocità con la quale è percorso il viale. I partecipanti hanno chiesto di individuare delle modalità per ‘interrompere’ il flusso dei veicoli e rallentarne l’andatura. E’ stato poi affrontato il traffico degli autobus scolastici, è stato chiesto di rendere più sicure le immissioni dalle arterie laterali ed è stato proposto di togliere un pannello pubblicitario che limita la visibilità. Tutte questioni che saranno analizzate con lo studio di progettazione per arrivare a soluzioni condivise.

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