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La ciliegina sulla torta di Mauro Vannelli. Grande uomo di calcio. Quello vero

Ci sono immagini che rimangono indelebili. Pochi anni fa, era il 2018, molti si emozionarono davanti alla foto di Mauro Vannelli che piangeva dopo la vittoria nello spareggio salvezza che aveva consentito alla sua squadra, il Terranuova Traiana, di rimanere in Promozione. Un uomo che piange per un traguardo sportivo. Qualcuno avrà sorriso. Ma quelle erano lacrime di passione. Passione pura, che ha sempre animato la vita di questo straordinario personaggio, che ieri ha vissuto il momento più alto della sua carriera da dirigente calcistico. Con il Terranuova Traiana ha infatti guadagnato l’accesso alla quarta serie nazionale, dopo il pareggio interno con il Colorno in un Mario Matteini stracolmo. Una gioia immensa quella di Mauro Vannelli. Ancor di più, probabilmente, del riconoscimento che gli arrivò a pochi mesi da un compleanno speciale, gli 80 anni di vita. Una lettera del Coni, firmata direttamente dal presidente Giovanni Malagò, nella quale il massimo organismo sportivo nazionale, oltre a complimentarsi per i 50 di militanza all’interno del mondo calcistico, comunicò a Vannelli che sarebbe stato insignito della “Stella di Bronzo al Merito Sportivo”. Uno splendido riconoscimento per un uomo che ha fatto della passione e della lealtà sportiva uno dei suoi cavalli di battaglia.
Il Terranuova in Serie D è ovviamente la vittoria della squadra, dello staff tecnico, con in testa Mister Simone Calori, di tutta la dirigenza, della famiglia Morbidelli, di chi ha lavorato nell’ombra. Ma è la vittoria anche di un uomo con la barra dritta, un simbolo di come dovrebbe essere il calcio, lontano anni luce rispetto ai petroldollari dei miliardari arabi o di chi fa solo business con lo sport più amato del mondo. Quello di Mauro Vannelli è decisamente un altro calcio e quella di ieri è stata la ciliegina sulla torta di una carriera sportiva straordinaria. È uno dei presidenti più longevi del calcio italiano. Basti pensare che la Traiana fu costituita nel 1972 e il buon Mauro ne è sempre stato a capo, attorniato dalla passione di un’intera comunità e di un manipolo di dirigenti. Vannelli, affermato commerciante, si è avvicinato al mondo del pallone grazie soprattutto al giornalismo. In passato ha lavorato infatti come fotoreporter al Mattino di Napoli e a “La Nazione” e poi si è dilettato in radiocronache appassionanti a Radio Tele Centrale e a Radio Emme. Poi, nel 1972, insieme a un gruppo di amici, quella pazza idea di mettere su una squadra di calcio nella frazione in cui era nato e aveva vissuto, la Traiana di Terranuova Bracciolini. Negli anni più recenti la fusione con la Terranovese e una scalata verso il calcio che conta, culminata ieri con la promozione nella quarta serie nazionale, traguardo mai raggiunto dai biancorossi. In un’intervista che rilasciò nel 2015 al nostro portale ricostruì i momenti salienti della sua carriera, ricordando persone che lo avevano aiutato ad intraprendere questa avventura, tra cui Ivo Giorgi, storico presidente della Sangiovannese degli anni 70. “È un uomo a cui devo molto – disse – Mi ha insegnato lui, infatti, a fare il presidente e a coltivare i rapporti con il pubblico e poi con i calciatori”. Giorgi, a cui presto verrà intitolato l’antistadio di San Giovanni, avrà sicuramente gioito nel vedere un suo “allievo” piangere ed emozionarsi per aver portato, insieme ad un grande gruppo di lavoro, la più importante società sportiva di Terranuova Bracciolini in Serie D. Ieri sera è stata festa grande, con la squadra e lo staff tecnico e dirigenziale che si sono ritrovati a cena. E Mauro Vanelli avrà sicuramente ripensato a quel lontano 1972, quando decise ti mettere su una squadra di calcio alla Traiana…Cinquant’ anni dopo, la storia continua…

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