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Lettera aperta di Lorenzo Puopolo. “Pullman attrezzati per persone con disabilità”

Ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta, per chiedere autobus attrezzati al trasporto delle persone con disabilità. Lui è Lorenzo Puopolo, insegnante terranuovese. Dal 1987 è in sedia a rotelle e la sua esperienza lo ha portato a confrontarsi con tante situazioni legate ad ostacoli sia fisici, sia burocratici. “Ogni volta, ho cercato di affrontarli e di superarli – ha scritto nella sua lettera – Il mio carattere mi spinge a non tirarmi mai indietro e tante volte sono riuscito, con l’aiuto delle persone che ho intorno, a risolvere i disagi che le attività quotidiane mi hanno messo di fronte”.
Il docente, questa volta, ha voluto però portare all’attenzione una tematica che può sembrare poco rilevante, ma in realtà, come lui stesso ha ricordato, è molto discriminatoria.”Mi trovo sovente sia per attività lavorative ( accompagnare gli studenti in gita scolastica), sia nella pratica quotidiana della mia vita (viaggi in comitiva), nella necessità di usufruire di pullman turistici – ha spiegato – Naturalmente, per poter essere adeguati alle mie necessità, tali mezzi devono essere attrezzati per il trasporto dei disabili. Ho rilevato che non tutte le compagnie hanno nella loro flotta autobus idonei e, qualora li avessero, il costo per il loro noleggio risulta significativamente più alto. Tale tariffa va a gravare su tutta la comitiva che dunque risulta penalizzata da un punto di vista economico ed è, per quello che mi riguarda, evidentemente discriminatoria. Penso che le poche compagnie che hanno a disposizione mezzi attrezzati non possano farsi carico di costi di gestione e di acquisto naturalmente più alti, ma nemmeno i fruitori del servizio debbano subire tariffe maggiorate a causa della presenza di passeggeri con mobilità limitata – ha aggiunto Lorenzo – Il muoversi liberamente è un diritto di ciascun cittadino e lo Stato deve intervenire per garantire eguali condizioni del servizio in quanto il concetto di disabilità non si riferisce tanto alla persona che ne è portatrice, ma dipende dalle strutture che dovrebbero essere messe a sua disposizione nello svolgimento della sua quotidianità. Un individuo, quindi, si trova nella condizione di disabilità se, ad esempio, deve scendere da un treno e la banchina non è all’altezza del vagone o se un ascensore che dovrebbe permettere di raggiungere i binari non funziona. Diversamente non lo è se le strutture sono adeguate e operative nel momento della necessità”.
Il professor Puopolo ha quindi chiesto che il legislatore prenda in considerazione questa situazione definita discriminatoria e agisca per equiparare i costi di utilizzo di un autobus attrezzato a uno che non lo è e, in qualche modo, favorisca quelle compagnie che scelgono di mettere al servizio del cittadino mezzi idonei.

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