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Le liste civiche sangiovannesi: “No alla Casa della Comunità nei giardini del Calambrone”

“Casa della Comunità: i giardini del Calambrone non si toccano!”. A dirlo, le liste civiche sangiovannesi, che annunciano battaglia per la decisione di realizzare la struttura sanitaria negli spazi verdi compresi tra i palazzi del quartiere a nord, la chiesa di S. Pio X e la scuola Don Milani. La vicenda è stata discussa anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, dove è stato portato all’approvazione l’atto di cessione dal Comune alla Asl del terreno su cui sorgerà l’edificio. I civici hanno votato contro e hanno chiesto all’amministrazione comunale se i sangiovannesi, e in particolare chi risiede in quella zona, sono stati informati di questa decisione e, soprattutto, se è stata una scelta condivisa. “Sono stati avvertiti che si procederà ad una cementificazione del verde esistente?”, hanno chiesto alla giunta Vadi. L’intervento è legato ai fondi europei. ” Le opportunità offerte dal PNRR ci sembrano diventare ogni giorno di più una grande occasione mancata ed un perfetto manuale di come non si dovrebbe amministrare una città – ha spiegato il gruppo di opposizione – La decisione di insediare a San Giovanni la Casa della Comunità, prevista dalla legge di potenziamento delle strutture socio-sanitarie, non è di certo sbagliata in sé. – hanno spiegato – Rappresenta un tassello importante nello sviluppo del sistema socio-sanitario valdarnese ed è un elemento di sicurezza importante, alla luce di quanto sofferto con il Covid.
Ma la consapevolezza di come il nostro comprensorio comunale sia il più piccolo del Valdarno e con spazi edificabili di fatto esauriti, avrebbe richiesto maggiore lungimiranza sulla scelta della locazione della struttura”. Insomma, secondo le liste civiche sangiovannesi, i giardini del Calambrone non sono l’area giusta per questo tipo di insediamento. “Nel momento in cui prende corpo il piano strutturale intercomunale, non condividere tali scelte con la cittadinanza è un grave errore – hanno spiegato – L’area in questione è intensamente edificata e l’intervento che si va a proporre è palesemente non sostenibile. Davvero non ci sono altre soluzioni percorribili per collocare questo insediamento in città, recuperando magari altri spazi lasciati oggi al degrado?”
“Proprio in questi giorni – hanno concluso i civici – il Sindaco ha dichiarato, durante l’inaugurazione del polo produttivo di ABB, inaugurazione che salutiamo anche noi con soddisfazione, che quell’insediamento altamente tecnologico è perfettamente in linea anche con i principi enunciati da questa giunta per quanto riguarda sostenibilità ambientale e green economy. E’ anche la cementificazione del Calambrone una scelta in linea con i principi di sostenibilità ambientale e di green economy di questa amministrazione? Siamo proprio sicuri che barattare la salute ed il verde pubblico con il cemento sia fare un servizio alla collettività?”

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